Bollette esagerate, aumento dei carburanti e del costo della vita: le famiglie perdono oltre la metà del loro potere d’acquisto. E il conto più pesante arriva alle coppie con figli. Secondo uno studio della Uil è questa, infatti, la tipologia di nucleo familiare più vessata dall’inflazione.
Inflazione: bonus del Governo insufficienti
I bonus del Governo come indennità dei 200 euro e Luce e Gas, denuncia la Uil Marche, pur riducendo la perdita non sono assolutamente in grado di compensare. In caso di coppie con figli minori la perdita del potere d’acquisto, per il periodo gennaio-giugno 2022, è di 1.240,8 euro. Tolti i bonus, ben il 41% del potere d’acquisto perso non viene recuperato. Se poi la coppia ha figli adulti, occupati, la percentuale sale al 51%.
“Parliamo di 215mila famiglie – chiarisce la Uil Marche – cioè circa un terzo del totale. La perdita è più contenuta, il 15% in meno ma solo perché parliamo di redditi più bassi, per chi vive da solo e ha più di 65 anni (circa 125mila marchigiani). Mentre è del 24% per circa 76mila monogenitori con figli minori a carico”.
Una situazione che potrebbe riflettersi in negativo anche sul fronte della natalità, già in picchiata nelle Marche da 20 anni.
“Per noi – spiega Claudia Mazzucchelli, segretaria generale della Uil Marche – occorre sostenere i redditi da lavoro dipendente e da pensione con interventi strutturali. È necessario abbassare le tasse per i lavoratori dipendenti e i pensionati, rinnovare i contratti collettivi e detassare gli aumenti contrattuali. Anche perché non solo gli interventi fiscali di sostegno al reddito previsti dal Governo non sono sufficienti a contrastare gli effetti dell’inflazione ma, come previsto da tutti gli organismi nazionali ed internazionali, l’impatto della stessa è destinato a perdurare. Gli interventi che chiediamo sono fondamentali per sostenere i consumi e la domanda interna, evitando così che la nostra economia torni in recessione. Questo aumento inflazionistico non è temporaneo, ma si prospetta un orizzonte di almeno medio termine. Affrontabile, perciò, solo con politiche strutturali”.
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