Tartufo di Gubbio protagonista questo weekend. Torna Gubbio Terra di Tartufo, Mostra Mercato Nazionale del Tartufo e dei prodotti agro alimentari locali. Torna l’estate, e con lei anche i profumi e i frutti del bosco. Appuntamento in Piazza San Giovanni dal 17 al 19 giugno con un programma intenso e strutturato. Il tutto per valorizzare gli aromi e la cucina tipica della terra eugubina.
Tartufo, a Gubbio profumi e sapori d’estate
L’evento, giunto alla seconda edizione, è l’appuntamento estivo e naturale proseguimento dell’altro evento autunnale di assoluto rilievo. Nello specifico Gubbio è giò nota per la manifestazione dedicata al tartufo bianco locale (Tuber Magnatum Pico). Nel cuore del suo centro storico un nuovo appuntamento con la famiglia dei tuberi. Una zona ricca di bellezze naturali e tesori d’arte dove storia, cultura e paesaggio convivono in una simbiosi armonica con il cibo offerto dal territorio.
I tartufi sono il corpo fruttifero di funghi che compiono il loro intero ciclo vitale sottoterra (funghi ipogei). La loro natura e il loro ciclo biologico richiedono una spiccata qualità ambientale. Tanto da farli rientrare tra gli indicatori biologici considerati al fine di definire la qualità dell’ambiente. Per tale motivo la città più antica dell’Umbria è il luogo ideale anche per il tartufo.
Come e perchè tartufo?
Recentemente, lo storico Giordano Berti ha dimostrato in modo convincente che il termine tartufo deriva da terra tufide tubera. Il titolo appare in testa ad un’illustrazione della raccolta del tartufo contenuta nel Tacuinum sanitatis. Un codice miniato a contenuto naturalistico dell XIV secolo. Il termine tartufo potrebbe derivare dalla somiglianza che nel Medioevo si presentava tra questo fungo ipogeo e il tufo, la pietra tipica dell’Italia centrale. Il termine poi nei secoli si è contratto in terra tufide e nei dialettali tartùfola, trìfula, tréffla, trìfola.
Estivo scorzone
Il Tuber Aestivum si contraddistingue per via di alcune caratteristiche quali il peridio nero o brunastro, con rugosità a verruche piramidali sporgenti, e la gleba di colore nocciola, più o meno giallastra negli esemplari maturi. Ben noto fra i conoscitori di tartufi con l’appellativo volgare di “Scorzone”, ha un odore aromatico intenso e talvolta raggiunge dimensioni notevoli. Per quanto riguarda il suolo, cresce sia in terreni sabbiosi che argillosi, nei boschi di latifoglie ma anche nelle pinete. Il suo periodo di maturazione è l’estate da cui nr trae origine il nome. La raccolta di Scorzoni di migliore qualità avviene nel periodo tra agosto e settembre.