Capita anche questo: cerco su YouTube 50 Cent (mi piace Eminem), sbaglio a digitare e finisco sui video di un gruppo che si chiama 50 Celt. Look aggressivo, mi piace e li ascolto. Sorpresa! Musica celtica in chiave rock.
50 Celt: una band nata da un incontro fortuito
Li contatto per sapere qualcosa di più su di loro. Vengo a sapere che il progetto “50 Celt” parte da un incontro fortuito, per la precisione da un annuncio trovato sul web. I cinque ragazzi non si conoscono, ma scatta qualcosa.
Dopo alcuni mesi di prove, ecco le prime serate. Prima a Pescara, poi in più di 30 concerti tra le Marche e l’Abruzzo. E nel 2021 arrivano sul prestigioso palco dell’European Celtic Contest organizzato da Montelago: fanno ballare tutti. Un successone.
50 Celt: la musica celtica in chiave rock
La loro musica è intrigante, la fusione tra rock (chitarra, basso, batteria) e strumenti tradizionali (violino, organetto 8 bassi, tin whistle, bodhran) crea qualcosa di particolare. Il loro singolare marchio di fabbrica, direbbe qualcuno.
Spaziano dalle cover del mondo celtic punk/rock alle jigs e reels cimentandosi in arrangiamenti ad hoc. E negli ultimi tempi nei concerti hanno inserito i loro nuovi singoli. Brenna, O’sh, Hey!You!Please! sono assolutamente da ascoltare. E da ballare.
I 50 Celt sono
Alberto Squadroni – voce, tin whistle, chitarra, bodhran – è di Sant’Elpidio a Mare (FM). Musicista e compositore, si è avvicinato alla musica da bambino e già da ragazzo ha avuto il battesimo del live. “La passione per la musica celtica gli nasce da dentro”, ci ha detto.
Serena Canala – organetto a 8 bassi – è di Montedinove (AP). I suoi compagni lo dicono subito, lei è “la punta di diamante”. Ha scoperto le mille potenzialità dell’organetto a 8 bassi da adolescente, e ancora oggi continua a studiarne e sperimentarne le svariate capacità. “Nella musica celtica – racconta – ho trovato un modo per esprimere la mia personalità. E per proporre il mio strumento in modo differente”.
Alberto Amadio – violino – è di Grottammare (AP). Maestro laureato al conservatorio, ha un animo ribelle e non gli piacciono i soliti schemi. La musica classica non gli bastava, perchè non rappresentava pienamente la sua voglia di trasmettere la musica che sentiva. Ora ha trovato la “sua”, di musica: le sue dita danzano sulle corde dando vita a potenti assoli che fanno emozionare. E ballare.
Francesco Di Lernia – basso – è di Sant’Elpidio a Mare (FM). Lui è il groove del gruppo, quello potente che caratterizza la band. Vederlo e pensare al mitico ed eccentrico Floki di Vikings è tutt’uno, soprattutto per il trucco. Ma in concerto è un martello e fa saltare il pubblico senza sosta.
Andrea Strappa – batteria – è di Montegranaro (FM). Ha la capacità di raccontare e di raccontarsi attraverso le sue bacchette, con energia e grande generosità. E’ realmente il motore della band, incalzante, coinvolgente e spesso anche travolgente.
Prossimi impegni
L’ultima domanda è obbligatoria riguarda i programmi per il futuro. “Ci aspetta un’estate piena di impegni – spiega Serena – tra cui la finale regionale di Sanremo Rock [contest nazionale per artisti italiani emergenti della scena rock, ndr]. Quest’anno ci sono state oltre 20mila candidature ai casting in tutta Italia. Per noi è un grande orgoglio aver passato le selezioni, perché significa che la nostra musica, seppur un po’ fuori dai canoni e dagli standard, è riuscita a trasmettere la nostra grinta e la nostra passione. Siamo pronti per questa avventura e non vediamo l’ora di esibirci in tutti gli altri palchi che ci ospiteranno”.
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