C’è un’economia sommersa che nelle Marche minaccia il lavoro dei piccoli imprenditori, la sicurezza dei cittadini e l’occupazione regolare. Questo tempo di crisi e incertezza fa proliferare i furbi che si spacciano per artigiani: nessuna qualifica, autorizzazione o permesso, niente tasse né contributi, nessun rispetto per le norme e la sicurezza.
Marche: 70.000 fantasmi
Nelle Marche si aggirano 70.000 pericolosi ‘fantasmi’. Sono i lavoratori irregolari e gli operatori abusivi che popolano il sommerso. Un mondo parallelo, che rappresenta il 4,3% del valore aggiunto regionale, in cui non esistono regole e che produce danni ingenti alle imprese, alla sicurezza dei consumatori e alle casse dello Stato. A denunciare le cifre del fenomeno è uno studio di Confartigianato che fa emergere la minaccia del sommerso per le attività dei piccoli imprenditori.
In regione il fenomeno dell’abusivismo è a livelli rilevanti, con un tasso di irregolarità del 10,5%. La maggiore concentrazione di occupazione irregolare si annida nei servizi con 53.000 unità, seguono il manifatturiero con 11.000, le costruzioni con 4.000 e l’agricoltura con 2.000.
Sempre secondo le stime di Confartigianato, gli abusivi che si fingono imprenditori sono 23.000.
In particolare, i rischi maggiori di infiltrazione abusiva li corrono le imprese artigiane, soprattutto nei settori dell’edilizia, dell’acconciatura ed estetica, dell’autoriparazione, dell’impiantistica. Ma anche della riparazione di beni personali e per la casa, del trasporto taxi, della cura del verde, della comunicazione, dei traslochi.
Il presidente di Confartigianato Marche Emanuele Pepa chiede “tolleranza zero per un fenomeno che sottrae lavoro e reddito ai piccoli imprenditori e risorse finanziarie allo Stato. Oltre a minacciare la sicurezza e la salute dei consumatori”.
Confartigianato e abusivismo
Confartigianato ha lanciato una campagna nazionale di informazione contro l’abusivismo dal titolo ‘Occhio ai furbi! Mettetevi solo in buone mani’.
“Gli obiettivi dell’iniziativa – spiega il segretario di Confartigianato Marche Gilberto Gasparoni – sono tre. Mettere in guardia i consumatori dal rischio di cadere nelle mani di operatori improvvisati, valorizzare qualità, durata, rispetto delle norme, convenienza e sicurezza del lavoro dei veri artigiani. E richiamare le Autorità ad un’azione di controllo, repressione e contrasto all’evasione fiscale e contributiva”.
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