Nuova programmazione delle risorse Por Fesr e Fse+ 2021-2027, costituzione di una Zes (Zona economica speciale), aumento dei costi delle materie prime nei lavori pubblici. Ma anche rafforzamento della capacita amministrativa dei piccoli Comuni per beneficiare delle opportunità europee. Sono alcuni temi affrontati a Bruxelles dall’assessore dellaRegione Marche Guido Castelli.
Bruxelles, il Comitato delle Regioni
Nella capitale belga per partecipare all’assemblea plenaria del Comitato delle Regioni, Castelli ha anche incontrato due dirigenti della CE che gestiscono le politiche di coesione. Willebrirdus Sluijters, capo-unità DG Politica regionale, e Joe Goevart. “Un incontro cordiale e fruttuoso – ha riferito l’assessore – che ha permesso di chiarire le questioni sul tappeto. Compresa la definizione della tempistica necessaria per usufruire delle nuove risorse europee”.
I fondi per le Marche saranno disponibili indicativamente a partire dal prossimo settembre, a seguito dell’approvazione dell’Accordo di partenariato tra Italia e UE.
“A breve avremo le risorse necessarie per avviare la nuova programmazione. Vanno quindi avviate subito le istruttorie dei relativi bandi, utilizzando al meglio questi inevitabili tempi tecnici per essere pronti a riversare sul territorio tutte le opportunità disponibili”, chiarisce l’assessore. Successivamente all’approvazione dell’accordo di partenariato, “la Regione Marche sarà formalmente in transizione. E potrà procedere all’avvio del percorso di riconoscimento di una Zes, presentando la richiesta”.
Altre questioni di confronto hanno riguardato il rafforzamento della capacità amministrativa dei piccoli Comuni e l’aumento delle materie prime. “L’incontro è stato utile per avviare un’interlocuzione operativa che consenta a queste amministrazioni comunali, con sempre minori risorse umane e capacità tecniche, di cogliere appieno le opportunità offerte dal Por Fesr e Fse. Garantendo loro adeguata assistenza nella progettazione e nella rendicontazione. Opportunità sono state individuate e verranno formalizzate d’intesa con gli organismi europei”.
Sul fronte del caro-prezzi, che ha riguardato anche il precedente ciclo di programmazione finanziaria 2014-2020, con cantieri in corso pure nel settore delle opere pubbliche, “abbiamo verificato – conclude Castelli – che sarà possibile monitorare la spesa per valutare le necessarie integrazioni che si renderanno necessarie. Con la disponibilità ad adottare i relativi provvedimenti”.
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