Appuntamento con l’Orchestra Filarmonica Marchigiana, diretta da Massimiliano Caldi, e il violoncellista Ettore Pagano venerdì 22 aprile al Teatro La Nuova Fenice di Osimo. In programma musiche di Gulda e Gershwin. Giovedì 21 aprile “Violoncello rock”, prova aperta al pubblico
La Form a Osimo
Come nasce un concerto: ecco l’anticipazione della Form al Teatro La Nuova Fenice di Osimo. In attesa dell’appuntamento di venerdì 22 aprile con “Oltre confine: Gulda-Gershwin”. Il titolo della prova aperta prevista giovedì 21 aprile, dalle ore 18, è “Violoncello rock”.
Ettore Pagano, giovanissimo violoncellista di grande talento, vincitore del Concorso internazionale Johannes Brahms di Portschach (Austria) e del Concorso Internazionale Anna Kull Cello Competition, a Graz, prova per gli studenti e il pubblico di Osimo il Concerto per violoncello e orchestra di fiati di Friedrich Gulda, accompagnato dall’Orchestra Filarmonica Marchigiana, diretta da Massimiliano Caldi.
Un’occasione straordinaria per conoscere i segreti della composizione e dell’interpretazione di un capolavoro della musica “oltre confine”. Straordinario esempio di fusione fra lo stile classico-romantico e il rock-pop più dirompente e trasgressivo.
Il violoncellista Ettore Pagano
Il Concerto per violoncello e orchestra di fiati di Gulda fa parte del concerto “Oltre confine: Gulda-Gershwin”, è l’ultimo appuntamento della stagione Osimo Sinfonica. Il programma comprende anche un altro capolavoro: la fantasia per orchestra tratta dal Porgy & Bess di George Gershwin, qui eseguita nell’arrangiamento per piccola orchestra di Iain Farrington. L’opera “black” musicata del compositore statunitense ha rivoluzionato il teatro musicale popolare, integrando le nobili forme della musica lirico-sinfonica con le canzoni jazz-blues, il musical, il gospel. Il brano più famoso è Summertime, interpretato da un gran numero di artisti sia in chiave jazz che in chiave rock, da Billie Holiday a Louis Armstrong ed Ella Fitzgerald, da Miles Davis a Billiy Stewart. E da John Coltrane a Janis Joplin.
La foto in copertina è di Francesca Tilio.
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