Papa Francesco ha celebrato il Lunedì dell’Angelo insieme ai giovani. In serata oltre 50mila ragazzi hanno fatto festa in Pizza San Pietro. Il tutto, dopo i messaggi di pace inviati al mondo nel giorno di Pasqua.
Papa Francesco e la gioia pasquale
“La gioia pasquale non è da tenere per sé. La gioia di Cristo si rafforza donandola, si moltiplica condividendola. Se ci apriamo e portiamo il Vangelo, il nostro cuore si dilata e supera la paura“. La giornata è stata caratterizzata dal messaggio del Vangelo del 18 aprile. Il Papa lo ha ricordato oggi pomeriggio con oltre cinquantamila ragazzi arrivati in pellegrinaggio a Roma. Adolescenti da ogni parte d’Italia, accompagnati da vescovi e educatori.
Quello di oggi et stato il primo grande evento nazionale in Vaticano dall’inizio della pandemia. Lo ha ricordato anche Francesco, felice di riabbracciare tutti. Oltre alle parole del Papa, si è svolta la Veglia con l’ascolto delle narrazioni dei giovani sul Vangelo di Giovanni.
La rinascita
L’obiettivo dell’evento di oggi è stato quello di vivere un’esperienza di comunione fraterna e di fede. Il primo incontro del Papa in Vaticano con i ragazzi italiani dopo la lunga sosta dovuta alla pandemia, si è svolto proprio il giorno dopo la Pasqua. Quest’ultima è la Festa che dà origine alla fede, infonde speranza ed è simbolo di rinascita.
“Tante volte, l’abitudine della vita ci fa perdere il fiuto; voi avete il fiuto. E questo non perdetelo, per favore! Voi avete il fiuto della realtà, ed è una cosa grande. Il fiuto che aveva Giovanni: appena visto lì quel signore che diceva buttate le reti a destra, il fiuto gli ha detto È il Signore! Era il più giovane degli apostoli. Voi avete il fiuto: non perdetelo! Il fiuto di dire questo è vero – questo non è vero – questo non va bene. Il fiuto di trovare il Signore, il fiuto della verità. Vi auguro di avere il fiuto di Giovanni, ma anche il coraggio di Pietro. Pietro ha rinnegato tre volte Gesù, ma appena Giovanni, il più giovane, dice: È il Signore! si butta in acqua per trovare Gesù”. In queste parole il pensiero di Papa Francesco rivolto ai giovani.