A. A. è un cinquantenne disoccupato di Grottammare. Aveva regolarmente firmato il Patto di servizio presso il Centro per l’impiego di San Benedetto del Tronto. E aveva anche dichiarato la propria immediata disponibilità al lavoro (DID). Inoltre aveva regolarmente adempiuto tutti gli obblighi di legge. Eppure, nonostante ciò, si ritrova comunque con il PSP scaduto da marzo 2022 e senza ricollocazione.
Lavoro: la disavventura
“Poi ci stupiamo – dice sconfortato – se le persone lasciano le Marche, compresi i tantissimi giovani. Io ho il patto di servizio decaduto e nessuna ricollocazione”.
La sua esperienza, purtroppo, è simile a quella di tanti altri. “Ho stipulato – spiega – un patto di servizio ai sensi del dlgs 150/15. Un patto tra Centro per l’impiego di San Benedetto del Tronto e utente. Ho confermato il mio stato di disoccupazione tramite Did telematica e mi sono impegnato a partecipare a tutte le iniziative proposte dal Centro per l’Impiego nei termini concordati. Cioè presentarsi agli appuntamenti fissati, accettare congrue offerte di lavoro. Ma non ho ricevuto alcuna proposta di ricollocazione lavorativa durante l’anno. E ora mi ritrovo con il patto di servizio che e’ scaduto a marzo 2022″.
Lavoro: il Patto di servizio
Il patto di servizio è un accordo formale tra il lavoratore e il Centro per l’impiego in cui vengono definite le azioni da intraprendere per la ricerca attiva del lavoro. La persona in cerca di lavoro, dopo aver dichiarato la propria disponibilità con la DID (*), è tenuta a svolgere le misure di politica attiva sottoscritte coni il patto di servizio.
Fino a che non si trova una occupazione, il patto di servizio deve essere rinnovato una volta all’anno.
Il PSP regola gli impegni della persona e definisce l’erogazione dei servizi da parte del Centro per l’Impiego. Servizi finalizzati all’obiettivo comune della ricollocazione.
(*) DID: dichiarazione di immediata disponibilità al lavoro.
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