Irpef, le Marche hanno escluso dalle addizionali i redditi fino a 15mila euro. Per gli altri scaglioni, ci sono nuove percentuali aggiuntive.
Irpef, nuove percentuali aggiuntive nelle Marche
Nel dettaglio, nelle Marche, per i redditi oltre i 15mila e fino a 28mila euro, la maggiorazione è dello 0,30%. Per i redditi oltre 28mila e fino a 50mila euro, lo 0,47% mentre per i redditi oltre 50mila, il 0,50%. L’addizionale regionale Irpef ammontava nel 2020 a circa 12 miliardi di euro mentre la media è pari a 420 euro.
Le percentuali in Italia
Il Lazio è al primo posto in Italia per l’ammontare dell’imposta, sia dal lato dell’addizionale regionale che comunale. Per quanto riguarda la prima, quella regionale, si collocano sopra la media anche Piemonte, Campania, Emilia Romagna e Calabria. Sotto la media invece Sicilia, Veneto e Toscana. In linea Lombardia e Liguria. Il Lazio si conferma la regione più cara anche per quanto riguarda l’addizionale comunale intorno ai 260 euro. Sopra la media nazionale di 200 euro solo la Lombardia e la Liguria.
Marche e Umbria hanno escluso dalle maggiorazioni ai redditi fino a 15mila euro. Ha stabilito, per gli altri scaglioni, come accennato in precedenza, nuove percentuali aggiuntive. Nel dettaglio: per i redditi oltre i 15mila e fino a 28mila euro, in Liguria la maggiorazione è dello 0,58%, nelle Marche dello 0,30% e in Umbria dello 0,39%; per i redditi oltre 28mila e fino a 50mila euro, in Liguria più 1,8%, nelle Marche 0,47% e in Umbria 0,44%; per i redditi oltre 50mila, in Liguria più 1,10%, nelle Marche 0,50% e in Umbria 0,60 per cento.
Le nuove tabelle
Le Regioni d’Italia hanno ufficialmente dato il via all’adeguamento alla riforma fiscale. Questa ha ridotto da cinque a quattro gli scaglioni, rimodulandoli. Hanno ricalcolato le nuovi addizionali regionali Irpef. A partire da aprile sono state deliberate le nuove tabelle.