L’Amministrazione comunale di Grottammare porta avanti il suo progetto di riqualificazione del lungomare. Un progetto che sia nei contenuti sia nell’attuazione ha fatto parecchio discutere nei mesi scorsi. E fa discutere ancora oggi.
Negli ultimi giorni abbiamo riferito anche degli interventi di abbattimento dei pini, della successiva ripiantumazione e delle considerazione del Comitato Cittadino Restyling. Poi ben due assessori della Giunta comunale sono intervenuti per replicare alle considerazioni espresse dal coordinatore del Comitato stesso, Gian Filippo Straccia. Ovviamente Straccia, chiamato in causa in prima persona da entrambi gli assessori, ha risposto.
Per completezza di informazione, quindi, riportiamo di seguito tutti e tre gli interventi in versione integrale. In questo modo i nostri lettori avranno a disposizione le informazioni necessarie per valutare la situazione e formarsi un proprio convincimento.
Grottammare: intervento dell’assessore Manolo Olivieri
“Mi fa molto piacere apprendere dalla stampa che Gianfilippo Straccia apprezzi il lavoro realizzato, dall’Amministrazione Comunale, nelle pinete del nostro lungomare. Quello che continuo a non capire però è il perché del polverone polemico sollevato durante la riqualificazione delle stesse pinete. Bastava vedere il progetto per conoscere l’atteggiamento conservativo e responsabile della nostra progettazione.
A dir la verità mi sembra anche fuori luogo che Straccia, come si dice, provi a mettere il cappello su quest’opera.
Infatti, già dalla prima riunione partecipativa dedicata al lungomare svolta nel giugno dell’anno scorso, dall’assemblea emerse la necessità di mantenere i pini. Non sostituendoli con nuove essenze. Il comitato [Comitato Cittadino Restyling Lungomare, n.d.r.] allora ancora non esisteva……..
Suggerisco, quindi, di documentarsi un po’ meglio anche sulla pista ciclabile del viale ovest, per evitare di fare l’ennesima campagna di disinformazione”.
Grottammare: intervento dell’assessore Alessandra Biocca
“Gettare fumo negli occhi e riempirsi la bocca a nome della FIAB è solo un atteggiamento da esperti improvvisati. Forse Gianfilippo Straccia non sa che il riconoscimento “Comuni Ciclabili” attribuito alla nostra Città dalla FIAB Nazionale è dovuto a requisiti ben precisi, tra i quali l’esistenza di “ciclabili urbane e moderazione traffico e velocità” .
Le richieste di valutazione millantate dal Comitato non sono state poste all’attenzione della Fiab Nazionale, quale unica realtà a cui fare capo per promuovere l’uso quotidiano della bicicletta per proteggere l’ambiente, guadagnare salute e contrastare la crisi climatica. Premesso ciò, il “coordinatore del Comitato cittadino restyling lungomare”, che ha dubbi sulla sicurezza e sulla validità del progetto di riqualificazione del Lungomare centro, se guardasse attentamente il vialetto ovest si renderebbe conto che in realtà è già una ciclopedonale perché è stata realizzata più di 10 anni fa e ha contribuito ad ottenere il riconoscimento Fiab con tre bike smile.
È necessario ribadire ancora una volta che la Fiab è Nazionale e che non esistono Fiab provinciali.
Nel comune di Ascoli c’è da anni un’ associazione Fiab locale alla quale è stato chiesto un parere che continua ad essere strumentalizzato! Di recente, si è costituita un’associazione Fiab anche nel comune di San Benedetto ed entrambe aderiscono ai principi della FIAB Nazionale, tra i quali, incentivare i Comuni italiani ad adottare politiche a favore della mobilità ciclistica.
La scelta dell’Amministrazione di dare priorità ai pedoni è frutto di esigenze della comunità, senza nulla togliere alle biciclette, ma anzi regolamentarne l’utilizzo, così da rendere la viabilità, sia pedonale, sia ciclabile, più vivibile per tutti e a misura di persona. Regolamentare alcune vie per garantire sicurezza ai pedoni soprattutto nei mesi estivi, quando la coesistenza con le biciclette è più rischiosa, vuol dire tutelare le persone – soprattutto i bambini – e renderle libere di scegliere se andare a piedi o in bicicletta.
Alzare polemiche inutili per una regolamentazione che, in nome della sicurezza, prevede un cambio di percorso nei soli mesi di luglio e agosto – cioè per 2 mesi su 12! – denota la distanza abissale dalle esigenze del territorio, se non anche, forse, il tentativo di avere visibilità in vista delle prossime elezioni amministrative”.
Intervento di Gian Filippo Straccia, del Comitato Cittadino Restyling Lungomare
Rimanendo sul contendere, devo precisare che il progetto definitivo (mai presentato alla cittadinanza) del lungomare con la sistemazione del verde ha visto la luce negli ultimi mesi dello scorso anno.
La storia dirà quale “’visione’ del lungomare era più rispondente alla nostra città .Il senso di responsabilità che ha contraddistinto il nostro impegno non teme né le invettive, né gli insulti, né tanto meno il confronto.
Ci avete ignorato, nonostante le centinaia di firme raccolte, ci avete schivato. E oggi sulle pagine dei giornali, date vita al vostro rancore accumulato in questi mesi.
Non potete tollerare che i cittadini organizzati tornino ad essere protagonisti nel rimodulare la nostra Grottammare del futuro.
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