“La Regione Marche è al vostro fianco contro l’applicazione della direttiva Bolkenstein. Il rischio è quello di creare un danno enorme non solo alle imprese familiari che gestiscono gli stabilimenti balneari, ma al territorio stesso. Attorno al settore si è sviluppata infatti una filiera di eccellenza che coinvolge le imprese che gestiscono le aree demaniali. Filiera che si riversa anche su tutto l’indotto fatto di turismo, enogastronomia, cultura, artigianato e commercio”.
Lo ha detto il presidente della Regione Francesco Acquaroli che, accompagnato dagli assessori Aguzzi, Baldelli e Castelli, ha incontrato una rappresentanza degli imprenditori turistici balneari di San Benedetto del Tronto. Imprenditori che si erano riuniti di fronte alla sede del Consiglio regionale di Palazzo Leopardi, ad Ancona, per una manifestazione.
Marche: l’incontro con il balneari
“Ci teniamo a sottolineare che siamo qui a sostegno del presidente Acquaroli. Perché lui e la sua giunta ci hanno dato il loro appoggio sin dall’inizio del mandato e si stanno spendendo per sensibilizzare i parlamentari ed il Governo nazionale sulla questione” ha specificato Giuseppe Ricci, presidente nazionale ITB Italia. “Dobbiamo fare rete tutti insieme – ha aggiunto – e ringraziamo la Regione Marche che in tutta Italia è la più disponibile nei nostri confronti. Per questo oggi siamo voluti essere qui”. Insieme ai balneari di San Benedetto del tronto, ad Ancona c’erano anche rappresentanti dell’associazione di Rimini e di Viareggio.
“Il timore – ha detto Acquaroli – è anche che il cambio al timone di queste imprese possa portare delle logiche che nulla hanno a che vedere con la storia e le tradizioni del nostro territorio. Come già successo in altre epoche per altri settori, si rischia veramente di distruggere un comparto trainante in Italia. La Regione Marche può coerentemente essere vicina a queste imprese sollecitando nelle sedi competenti della Conferenza della Regioni la necessità del completamento della procedura di mappatura a livello nazionale delle aree demaniali. E la verifica della sussistenza dei presupposti per l’applicazione della Bolkenstein. Senza mappatura qualsiasi atto sarebbe una forzatura che sottintende qualcosa di diverso”.
Nei giorni scorsi l’assessore al demanio Guido Castelli ha chiesto ai Comuni marchigiani di astenersi dall’emanazione dei bandi per le concessioni balneari. Questo a fronte della necessità di una legge nazionale di riordino. “ Monitoreremo scrupolosamente l’evolvere dei lavori parlamentari – ha aggiunto Castelli – così da scongiurare, per quanto di nostra competenza, uno scenario che contrasterebbe con l’interesse dei territori e delle imprese italiane”.
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