La sopravvivenza delle imprese è a rischio, per queste ragione Confartigianato Trasporti Marche ha dichiarato la mobilitazione della categoria. E se non ci saranno risposte adeguate, gli autotrasportatori si fermeranno.
Confartigianato Trasporti Marche: il summit
Durante il summit sono stati prodotti i dati. Il carburante è cresciuto del 25% e impatta in maniera drammatica sulle aziende, il costo del metano, poi, è addirittura triplicato. L’associazione chiede una concreta riduzione del costo del gasolio con un intervento dello Stato, come sta accadendo per il caro bollette.
Questa mattina si sono tenuti gli stati generali dell’autotrasporto ad Ancona. In collegamento video hanno partecipato anche Amedeo Genedani, presidente nazionale di Confartigianato Trasporti, e il direttivo trasporti della Romagna. All’ordine del giorno del summit il confronto sulle scelte da attuare.
Confartigianato Trasporti aveva avvertito da tempo dei problemi che si sarebbero abbattuti sul mondo dell’autotrasporto con il rincaro dei carburanti, proponendo alcune misure emergenziali. Purtroppo, ha ribadito Elvio Marzocchi presidente di Confartigianato Trasporti Marche, le proposte sono cadute nel vuoto.
Il settore è fondamentale per l’economia: in Italia oltre il 90% delle merci viaggia su gomma. Migliaia di operatori, ha detto Giampaolo Calcabrini vice presidente Confartigianato Trasporti Marche, sono da un anno e mezzo alle prese con il rincaro dei carburanti. Si parla di aumenti generalizzati di oltre il 25% in un anno mentre il metano è triplicato.
Agli stati generali hanno preso parte il presidente ed il segretario di Confartigianato Marche Emanuele Pepa e Gilberto Gasparoni, e il presidente Confartigianato Trasporti Marche nord Angelo Pisa.
Confartigianato Trasporti e Unatras: le richieste al Governo
Confartigianato Trasporti e Unatras hanno chiesto al Governo un intervento urgente che stemperi la tensione favorendo le condizioni per una soluzione dei problemi.
Fra i provvedimenti economici richiesti a sostegno della categoria, crediti di imposta per i maggiori costi sostenuti per i carburanti, attingendo dal ‘tesoretto’ che ha incassato il Fisco sull’Iva pagata per le accise e il caro carburante. Ma anche la previsione di un meccanismo di adeguamento automatico per l’aumento del gasolio e
la ripubblicazione aggiornata da parte del MIMS dei costi di esercizio che gravano sugli autotrasportatori.
Le organizzazioni di categoria hanno chiesto, inoltre, l’apertura di un tavolo di lavoro permanente sulle regole di settore.
Leggi anche Confartigianato: gasolio alle stelle e aziende in ginocchio