Vulvodinia, una malattia dolorosa e spesso invalidante. Negli ultimi tempi è tornata alla ribalta mediatica grazie all’esposizione di personaggi del mondo della tv. Finalmente anche in Italia, si affronta la tematica di riconoscimento a malattia cronica e debilitante.
Vulvodinia, si avvicina il riconoscimento a malattia cronica e debilitante
La Vulvodinia è un disturbo della vagina e nella vulva, senza che siano presenti lesioni o segni visibili. Una patologia che può colpire le donne di tutte le età. Spesso può diventare un disturbo permanente e mettere a rischio il normale svolgimento della vita quotidiana e di relazione di molte donne. Occorre faticosamente imparare a conviverci e solo il ginecologo può aiutare a ricevere consigli su come alleviarlo.
Una condizione complessa e difficile da diagnosticare. Prima di curarla, al momento è sempre opportuno accertare la natura del dolore perché è possibile che sia causata da una combinazione di più fattori. Non ci sono specifici farmaci per vulvodinia. Le terapie più utilizzate sono gli antidepressivi ciclici e gli anticonvulsivanti. Alcuni trattamenti combinati con piccoli accorgimenti possono alleviare i disturbi e ridurre il suo impatto.
Sintomi
I Vulvodinia sintomi vengono descritti nella maggioranza dei casi come bruciore o dolore persistente all’ingresso dalla vagina. In alcuni casi il dolore può essere spontaneo o provocato da un contatto, come avviene durante un rapporto sessuale o con l’inserimento di un tampone o di un ovulo vaginale. Talvolta anche sedersi o accavallare le gambe può scatenare o peggiorare la percezione del dolore.
La nuova campagna mediatica dei Maneskin
Il tema è tornato alla ribalta grazie all’impengo di Giorgia Soleri durante il convegno “Vulvodinia e Neuropatia del Pudendo: un dolore senza voce” lo scorso 13 novembre 2021. Insieme a lei, l’impatto mediatico proposto dal compagno Damiano e dal resto del gruppo dei Maneskin. Il gruppo infatti ha dedicato alla tematica, la canzone “Coraline” che ha debuttato nei giorni scorsi a Sanremo.