Terremoto e Università, nasce nel Centro Italia la prima rete integrata per la ricerca e l’innovazione. Importante novità per i territori devastati dai terremoti del 2009 e del 2016. Una rete che coinvolge tutte le Università ed i principali centri di ricerca. L’iniziativa, unica nel suo genere, e finanziata con 60 milioni di euro dal Pnrr Aree Sisma.
Terremoto, creata una rete integrata per la ricerca e l’innovazione
Ha mosso i suoi primi passi oggi la prima rete integrata per la ricerca e l’innovazione. Insediato ufficialmente il Comitato di Indirizzo, dove sono rappresentati gli atenei di Camerino, L’Aquila, Teramo, Chieti-Pescara, Perugia, Macerata. Ma anche quelli di Roma La Sapienza, Tuscia, la Politecnica delle Marche, l’Università per stranieri di Perugia, e Gran Sasso Science Institute. Nonchè il Parco Tecnologico dell’Alto Lazio, Istituto di Geofisica e Vulcanologia e l’Istituto di Fisica Nucleare. Le Università e gli istituti collaboreranno per la creazione di quattro centri di ricerca ed alta formazione. Il settore chiave che interesserà le Marche è scienza e tecnica delle ricostruzioni (Marche).
L’intervento, finanziato dal Pnrr Aree Sisma è gestito dal Commissario Straordinario per la ricostruzione 2016, Giovanni Legnini. Il tutto in collaborazione con la Struttura di Missione Aquila 2009 e da Dipartimento Casa Italia. Il tutto si affianca a quello previsto dall’Agenzia della Coesione, che ha emanato a dicembre un bando da 60 milioni di euro destinato proprio alla promozione di centri di ricerca nelle aree del terremoto del 2016.
“La rete degli atenei del Centro Italia – ha sottolineato il Commissario Giovanni Legnini – è la prima iniziativa che a livello nazionale vede coinvolti diversi istituti universitari e di ricerca nella progettazione di centri destinati a dare impulso alla creazione di ecosistemi della conoscenza, fondamentali per collegare la formazione alle esigenze del tessuto economico e delle comunità locali.
Novità anche per il lavoro dei tecnici
Il Commissario straordinario per la ricostruzione post sisma 2016, Giovanni Legnini, e la Rete delle professioni tecniche assumeranno iniziative congiunte per agevolare il lavoro dei tecnici. Azioni mirate nella predisposizione dei progetti di ricostruzione ed ampliare la loro platea, evitando una concentrazione eccessiva degli incarichi. Dalla seconda metà del 2021, con il Superbonus 110% sul territorio nazionale, le attività nel cratere sisma 2016 hanno subito un netto rallentamento. Il motivo principale la scarsa disponibilità di professionisti per redigere i progetti e le domande di contributo, e di imprese per realizzare gli interventi.
“Dobbiamo trovare insieme una soluzione per accrescere la disponibilità dei tecnici a lavorare nella ricostruzione” ha detto il Commissario Legnini nel corso dell’incontro di ieri, registrando la piena disponibilità dei professionisti. “Ringrazio la Rpt per la disponibilità dimostrata ad affrontare insieme questa fase di difficoltà della ricostruzione, in gran parte dovuta a fattori congiunturali, assumendo l’impegno a formulare proposte per aumentare la qualità e la quantità del lavoro dei tecnici, e permettere ai cittadini colpiti dal sisma – ha sottolineato Legnini – di realizzare in tempi ragionevoli la legittima aspirazione di tornare nelle loro case“.