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L’Italiana in Algeri di Gioachino Rossini, la nuova produzione della Fondazione Rete Lirica delle Marche, debutta il 5 febbraio al Teatro della Fortuna di Fano.

Andrà in scena anche il 12 febbraio al Teatro dell’Aquila di Fermo e chiuderà il tour il 19 febbraio al Teatro Ventidio Basso di Ascoli Piceno.

L’opera, recuperata dalla programmazione 2020, è realizzata in collaborazione con il Rossini Opera Festival e con l’Accademia Rossiniana “Alberto Zedda” di Pesaro. Sul podio dell’Orchestra Sinfonica Gioachino Rossini uno dei talenti più seguiti di oggi, il M° Ferdinando Sulla.

L’Italiana in Algeri Rossini

L’Italiana in Algeri – foto di Luigi Angelucci

L’Italiana in Algeri prodotta dalla Fondazione Rete Lirica delle Marche

Sarà il Teatro della Fortuna di Fano ad ospitare il debutto dell’Italiana in Algeri di Gioachino Rossini, nuova produzione della Stagione 2021/2022 della Fondazione Rete Lirica delle Marche. Recuperata dal 2020 quando – alla vigilia del debutto – i teatri furono chiusi per contrastare la pandemia.

La ripresa di questa produzione, la cui “prima” sarebbe coincisa proprio con il primo giorno di lockdown, vuole essere il simbolo della lotta portata avanti dai teatri in questi anni difficili. E sottolinea la volontà della Fondazione di mantenere gli impegni con gli artisti e le maestranze coinvolte.

L’Italiana in Algeri rossini - foto di Luigi Angelucci

L’Italiana in Algeri – foto di Luigi Angelucci

Il nuovo spettacolo è firmato da Cecilia Ligorio – regista, librettista, attrice e drammaturga veronese, con studi all’Accademia “Silvio D’Amico” di Roma. Sul podio dell’Orchestra Sinfonica G. Rossini ci sarà un astro emergente come Ferdinando Sulla.

Le scene sono di Gregorio Zurla, i costumi di Vera Pierantoni Giua, le luci di Fabrizio Gobbi. Il Coro è quello del Teatro della Fortuna preparato da Mirca Rosciani.

Puntando sulle caratteristiche identificative dell’Italiana, quindi sui suoi numeri musicali e sulle atmosfere esotiche, Cecilia Ligorio ha immaginato un’ambientazione che trae ispirazione dal cabaret. Una delle forme di intrattenimento più diffuse del primo Novecento.

“Proprio come succede nell’Italiana – spiega Cecilia Ligorio – nel cabaret il ruolo della donna era duplice. Se da una parte rappresentava il centro intorno al quale si costruiva il desiderio, dall’altra esercitava il potere di sottrarsi o concedersi agli sguardi del pubblico.

Nel cabaret si oscillava tra lo stereotipo della donna oggetto e la figura nuova e sorprendente di una donna libera di esprimersi nella piena autonomia e indipendenza della propria persona, dalla nudità all’ambiguità di genere. Senza per questo incorrere in giudizi accusatori e senza subire umiliazione.

Donna-angelo, donna-selvaggia, donna-uomo: pensiamo ad esempio a Marlene Dietrich o al gioco di genere di Julie Andrews in Victor Victoria… Anche la rossiniana e intelligente Isabella gioca con Mustafà in questa maniera. Accetta, cioè, lo stereotipo che questi le attribuisce – di donna fatta apposta per soddisfare i piaceri dell’uomo – e ne fa la sua arma.

E usa il proprio potere di seduzione come strumento di controllo, ribaltando i ruoli e piegando “Mustafà il flagel delle donne” ai suoi piedi. Isabella, insomma, dimostra a tutti che non serve essere uomo per portare i pantaloni”.

L’Italiana in Algeri rossini - foto di Luigi Angelucci

L’Italiana in Algeri – foto di Luigi Angelucci

L’Italiana in Algeri di Gioachino Rossini

E’ una delle opere più celebri del repertorio buffo di Gioachino Rossini (1792 – 1868); venne rappresentata per la prima volta al Teatro di San Benedetto di Venezia il 22 maggio del 1813. Il titolo viene considerato come uno dei massimi contributi per il rinnovamento dell’opera buffa italiana grazie a un nuovo stile nell’organizzazione dei numeri comici e nell’orchestrazione delle scene d’insieme.

Portata in scena per tutto l’Ottocento, L’Italiana in Algeri scomparve lentamente per ricomparire negli anni ’20 del Novecento. Oggi è una delle opere più rappresentate.
 
La trama del libretto di Angelo Anelli narra le vicende a lieto fine di Isabella, giovane italiana, catturata dai corsari del Bey Mustafà, desideroso di cambiare moglie. Isabella incontra alla corte del Bey il suo amato Lindoro, sulle cui tracce si era messa in viaggio. Per attuare il piano di fuga e poter rientrare così in Italia, i due mettono in atto una finta cerimonia stuzzicando la vanità di Mustafà.

Distraendolo dall’intento principale, trovano la via di casa sotto gli occhi increduli del Bey, al quale non rimane altro che ritrovare l’amore fra le braccia della moglie Elvira.

L’Italiana in Algeri rossini - foto di Luigi Angelucci

L’Italiana in Algeri – foto di Luigi Angelucci

L’Italiana in Algeri di Gioachino Rossini: il cast

Il cast di questa nuova produzione della Rete Lirica delle Marche si avvale della più accreditata fucina di talenti rossiniani, l’Accademia Rossiniana “Alberto Zedda” di Pesaro. Gli interpreti, infatti, vengono quasi tutti da lì: Nicolò Donini (Mustafà), Shanul Sharma (Lindoro), Francesca Di Sauro (Isabella), Lara Lagni (Elvira), Mariangela Marini (Zulma), Pablo Gálvez (Haly), Ramiro Maturana (Taddeo).

Leggi anche Pesaro: Guida all’ascolto per non addetti ai lavori.

L’Italiana in Algeri rossini - foto di Luigi Angelucci

L’Italiana in Algeri – foto di Luigi Angelucci

 

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