Sinistra Italiana critica le scelte dell’Amministrazione comunale di Pesaro in materia di decoro urbano. In particolare, critica l’intenzione di “limitare l’apertura di nuovi negozi stranieri nel Cardo e nel Decumano, storico disegno del centro storico”. E richiama l’attenzione del sindaco Matteo Ricci sul “proliferare di esercizi come Compro Oro, Immobiliari, Sale scommesse”.
Pesaro: l’intervento di Sinistra Italiana
“Negli ultimi anni PD e 5 stelle hanno avuto posti di rilievo nei governi nazionali che si sono succeduti. Ma non hanno lavorato per raccogliere le proposte di legge d’iniziativa popolare per la cittadinanza degli immigrati. Nè quella sostitutiva della Bossi-Fini.
E’ di pochi giorni fa la proposta di un nuovo regolamento in discussione destinato al decoro urbano a Pesaro, amministrata da Centrosinistra e 5 stelle. Si annuncia l’intento di limitare l’apertura di nuovi negozi stranieri nel Cardo e nel Decumano, storico disegno del centro storico rivolto al mare.
Sinistra Italiana giudica fuori luogo e allo stesso tempo insufficienti le ultime proposte della giunta del sindaco Matteo Ricci, che respinge le accuse di razzismo.
Il primo cittadino puntualizza che la proposta è volta a evitare la monotematicità delle offerte (negozi di take away caratterizzati da etnie non comunitarie, bazaar). Ma dimentica la necessità di approfondire il proliferare di esercizi come Compro Oro, Immobiliari, Sale scommesse. Che peraltro non si accompagnano certo alle architetture già esistenti.
Merita ben altro esame la crisi del commercio al minuto nei confronti del commercio informatico, cresciuto a dismisura durante la pandemia, inasprendo lo sfruttamento dei lavoratori impiegati.
Sinistra Italiana mette al primo punto della gestione economica e sociale di una città la tutela delle fasce di popolazione più colpite dalla crisi pandemica, cui vanno assicurati i mezzi per un’esistenza dignitosa e un futuro di occupazione e non assistenziale.
Stesso approccio ribadisce nei confronti dei cittadini in età scolare, che rischiano di essere stritolati fra didattica a distanza e dissennata alternanza scuola-lavoro.
Sinistra Italiana si rivolge a tutti i sindaci marchigiani perchè, nel campo delle loro competenze, agiscano nei confronti delle povertà e della dispersione scolastica, consapevoli come siamo che la conquista della dignità porterà ben altro decoro”.
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