Impresa, fusioni e acquisizioni nelle Marche. La Fondazione Merloni condivide dati e statistiche. Nel contesto marchigiano, rappresentano circa la metà di tutte le operazioni di finanza straordinaria completate negli ultimi 20 anni.
Impresa, fusione e acquisizioni nelle Marche
Si è svolto ieri l’evento “ “. Un focus possibile anche grazie a Altovalore e a Univpm Università Politecnica delle Marche.
Oltre a commentare i dati della situazione marchigiana, il punto di vista degli esperti in M&A, ma anche degli imprenditori che hanno deciso di vendere la propria azienda. Un confronto importante, ricco di spunti di riflessione.
Le riflessioni
A livello territoriale, la maggior parte delle operazioni di finanza straordinaria ha riguardato imprese marchigiane con sede nelle province di Ancona e Pesaro Urbino. In particolare, circa il 30% delle operazioni di fusione e acquisizione è stato registrano nella provincia di Ancona, seguita da Pesaro Urbino. Ad Ascoli Piceno e Macerata, le fusioni e acquisizioni rappresentano la principale tipologia di operazione di aggregazione fra imprese. Al contrario, nella provincia di Fermo che hanno un minore peso sul totale.
Il tessuto imprenditoriale delle Marche è caratterizzato dalla presenza di imprese di piccola e piccolissima dimensione. Ciò nonostante, la platea delle imprese potenzialmente interessata da operazioni di finanza straordinaria è comunque significativo. I dati segnalano un incremento delle operazioni, in particolare quelle di acquisizione e fusione, nella regione nell’ultimo decennio. Soprattutto negli anni successivi al 2010 in conseguenza della prolungata fase di stagnazione sul mercato interno.
Imprese marchigiane acquisite da società estere
Meno del 20% delle imprese marchigiane oggetto di acquisizione e fusione sono state acquisite da società estere. Nella maggior parte dei casi analizzati le imprese estere hanno acquisito la quota di maggioranza delle imprese marchigiane ottenendo la direzione e il controllo dell’impresa acquisita. In oltre la metà delle acquisizioni considerate la società acquirente ha sede in Europa.
Nelle conclusioni dell’incontro appare lprobabile che le operazioni di acquisizione e fusione fra imprese siano destinate a mantenere un trend crescente nei prossimi anni. Ciò determinerà un incremento delle imprese regionali che faranno parte di gruppi nazionali o esteri e di gruppi regionali con proiezione nazionale e internazionale.