Il comitato “Fermiamo il consumo di suolo”, unitamente a Italia Nostra sezione di Ascoli Piceno e Legambiente di San Benedetto del Tronto, chiede un incontro all’Amministrazione comunale guidata dal sindaco Antonio Spazzafumo. Vogliono rappresentare, le tre associazioni ambientaliste, la situazione venutasi a creare con il cantiere di via San Giacomo 19, a Porto d’Ascoli.
Riportiamo integralmente il testo della nota diffusa agli organi di stampa.
San Benedetto del Tronto, la lettera delle associazioni ambientaliste
“Ci rivolgiamo all’attuale Amministrazione di San Benedetto, e nello specifico al Sindaco Spazzafumo e agli assessori Gabrielli e Capriotti, per porre alla loro attenzione la costruzione, permessa dalla precedente amministrazione, di un grande condominio in via San Giacomo a Porto d’Ascoli, che non esitiamo a descrivere come un vero e proprio ECOMOSTRO, perché enorme e direttamente sull’arenile, dove c’era una villetta immersa in un piccolo parco, ovviamente espiantato.
Le immagini del “prima e dopo” in allegato parlano chiaro.
Via San Giacomo, al posto del mancato prolungamento del lungomare fino all’inizio della Area Protetta Sentina, è stata già preda di una speculazione edilizia protrattasi negli anni che ha impedito vista e accesso all’arenile con una sequela di residences alberghi e condomini direttamente sulla spiaggia. E adesso quell’ultimo piccolo parco con villetta, adiacente a uno dei pochi accessi al mare sopravvissuti, è stato distrutto per far posto all’ennesimo enorme palazzo.
Questo è inaccettabile.
Sappiamo che un coraggioso privato ha fatto ricorso ed ha impugnato la concessione al TAR.
Come comitato “Fermiamo il consumo di suolo”, in accordo con le precedenti proteste di Italia Nostra e di Legambiente, abbiamo dunque chiesto di incontrare gli assessori Gabrielli e Capriotti, rispettivamente responsabili dell’urbanistica e dell’ambiente, per sottoporre loro quello che a noi e alle Associazioni ambientaliste del Piceno appare una situazione inaccettabile. Nella speranza di trovare una soluzione”.
Leggi anche Italia Nostra scrive al Sindaco Spazzafumo