Il Comune di San Severino Marche e la Fondazione Salimbeni per le Arti Figurative hanno pubblicato gli atti del convegno di studi “ Dante Alighieri e Filippo Bigioli tra arte, poesia, teatro e teologia”. Il convegno si era tenuto nello scorso mese di settembre al teatro Feronia.
Durante il convegno furono presentati ventisette bozzetti ad olio. Erano stati tutti realizzati per le tavole che il cavalier Romualdo Gentilucci di Fabriano commissionò all’artista settempedano Filippo Bigioli nel 1854. Da questi bozzetti furono in seguito tratti i soggetti per le grandi tele che costituiscono la Galleria Dantesca, tele che misurano 6 metri per 4 metri. Le opere furono dipinte a “finto arazzo” con colori vegetali direttamente sulla tela e senza imprimitura dallo stesso Bigioli insieme ad altri artisti.
“Nel corso di un sopralluogo in un deposito comunale a palazzo Servanzi Confidati. – racconta l’assessore alla cultura Vanna Bianconi. – è stato trovato un ventottesimo quadretto dedicato sempre alla più grande opera di Dante”.
E non sarebbe tutto perché di Bigioli ci sarebbero anche degli schizzi che dovrebbero accompagnare i bozzetti dipinti.
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