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L’incontro organizzato da Cna Balneari è fissato per venerdì 21 gennaio a Senigallia, alle ore 16. Al centro del dibattito ci sarà la necessità di garantire la continuità aziendale delle imprese balneari.

Cna Balneari, l’incontro di Senigallia

Come anticipato, su iniziativa di Cna Balneari, i concessionari degli stabilimenti si incontreranno con parlamentari, rappresentanti della Regione e Sindaci dei Comuni marchigiani che si affacciano sul mar Adriatico.

Dopo l’introduzione del presidente Cna Marche Paolo Silenzi, sono previste le relazioni di Cristiano Tomei, coordinatore nazionale Cna Balneari, e di Sabina Cardinali, presidente nazionale di Cna Balneari.

Seguirà un dibattito, coordinato da Antonio Bianchini, responsabile regionale Cna Balneari. Parteciperanno gli onorevoli Alberto Buratti (Pd), Riccardo Zucconi (Fdi), Massimo Mallegni (Forza Italia), Luca Paolini (Lega), Alessia Morani (Pd), Mirella Emiliozzi (M5S) e Giorgio Fede (M5S).

Con loro l’assessore regionale al demanio Guido Castelli e il capogruppo Pd in Consiglio regionale Maurizio Mangialardi.

Nutrita la schiera di Sindaci presenti. Parteciperanno, in presenza o on line, i Sindaci di Ancona, Senigallia, Falconara, Sirolo, Montemarciano, Pesaro, Fano, Marotta, Gabicce Mare. E ancora i primi cittadini di Pedaso, Campofilone, Porto San Giorgio, Porto Sant’Elpidio, Grottammare, San Benedetto, Cupra Marittima, Massignano, Porto Recanati, Civitanova Marche. Praticamente sarà rappresentata tutta la fascia costiera marchigiana, con i suoi 170 chilometri di spiagge.

Cna Balneari, il commento

Un importante passo avanti, secondo Cna Balneari, arriva dalla sentenza del 13 gennaio del Consiglio di Stato, che sancisce l’inapplicabilità della Direttiva Bolkestein ai rapporti concessori sorti prima del 2010. Anno, il 2010, in cui tale direttiva è stata recepita nell’ordinamento italiano. La pronuncia del Consiglio di Stato, secondo Cna Balneari, dovrà essere tenuta in considerazione da Governo e Parlamento nell’affrontare la riforma del Demanio Marittimo.

L’economia turistica balneare, forte di 30 mila imprese, muove in Italia 13 miliardi di euro di cui quasi 400 milioni nelle Marche.

Nelle Marche le imprese in attività sono 555 e gli stabilimenti balneari 906, con 2.838 addetti. Un turismo, quello balneare, che primeggia nel settore dell’industria vacanziera marchigiana, col 51% di presenze complessive.

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