Euro: la Moneta unica dell’Unione Europea, che è entrata in circolazione il 1° gennaio 2002, compie 20 anni.
La Banca Centrale Europea e la Commissione Europea sono incaricate di mantenere costanti il valore e la stabilità dell’Euro, e di fissare i criteri richiesti ai Paesi dell’UE per entrare nell’Eurozona.
Ripercorriamo la storia del’Euro, che è la valuta europea da 20 anni.
Euro: la storia della Moneta unica, che compie 20 anni
Il significato del nome e gli inizi
Il nome “Euro” è stato scelto dal Consiglio Europeo di Madrid nel 1995. Il simbolo dell’Euro (€) si ispira alla lettera greca epsilon (Є) e rappresenta la prima lettera della parola “Europa”; mentre le due rette parallele rivestono il significato della stabilità finanziaria.
Dopo decenni di discussioni su come conseguire un’Unione economica e monetaria europea, che fino ad allora avevano portato soltanto al’ECU (unità di conto europea), nel 1988 fu istituito il “Comitato Delors”. Con Jacques Delors, allora Presidente della Commissione Europea, il comitato esaminò alcune misure necessarie all’adozione di una Moneta unica.
In seguito, l’importante accordo, che i leader politici firmarono a Maastricht nel 1992, diede vita alla Moneta unica. La firma del trattato di Maastricht è stata una tappa cruciale, nel percorso verso l’Euro.
Nel 1994, l’Istituto Monetario Europeo (IME) di Francoforte ha avviato la procedura necessaria, per attribuire alla Banca Centrale Europea (BCE) la responsabilità della politica monetaria nella zona Euro. Il 1º giugno 1998, la BCE è diventata operativa.
Il 1º gennaio 1999, quando l’italiano Romano Prodi era Presidente della Commissione Europea, l’Euro fu introdotto come Moneta unica, diventando la valuta ufficiale di 11 Stati membri (ma solo a fini contabili e per i pagamenti elettronici). Le monete e le banconote in Euro entrarono ufficialmente in circolazione il 1° gennaio 2002, in 12 Paesi dell’Unione Europea.
Quali sono i Paesi membri dell’Euro
Nel 1999, gli 11 membri fondatori della moneta europea furono i seguenti: Austria, Belgio, Finlandia, Francia, Germania, Irlanda, Italia, Lussemburgo, Paesi Bassi, Spagna e Portogallo. La Grecia si è unita all’Eurozona nel 2001. Da allora, altri sette Stati membri hanno adottato l’Euro (Cipro, Estonia, Lettonia, Lituania, Malta, Slovacchia e Slovenia).
Nel 2002, dopo 141 anni, l’Italia disse addio alla Lira (moneta nazionale che era entrata in vigore nel 1861).
Le banconote e le monete
Per la prima introduzione dell’Euro, nel gennaio 2002, furono progettate 7 banconote e 8 monete. Le banconote condividono lo stesso disegno, in tutti i Paesi dell’Eurozona. Le monete presentano una faccia comune in tutti gli Stati aderenti; mentre il disegno dell’altra faccia è specifico per ciascun Paese di emissione.
In alcuni Paesi, è ancora possibile scambiare le vecchie banconote e monete nazionali, con la Moneta unica europea. In Italia, il limite è scaduto nel 2012. Nel territorio di Austria, Estonia, Germania, Irlanda, Lettonia, Lituania, la possibilità di scambiare la moneta nazionale (presso una Banca Centrale) è tuttora illimitata. Negli Stati di Lussemburgo, Slovenia e Slovacchia si possono scambiare solo le banconote.
L’Euro al di fuori dell’Unione Europea
L’Euro è utilizzato anche come valuta ufficiale o di fatto e come “moneta àncora”, da una serie di regioni situate geograficamente al di fuori dell’Unione Europea. Tra questi territori, ci sono: Azzorre e Madera (Portogallo), Isole Canarie (Spagna), Ceuta e Melilla (Spagna), Guyana francese, Isole francesi dei Caraibi, Mayotte e Riunione (Francia), Saint Pierre e Miquelon (Francia).
Infine, l’Euro è anche la valuta di alcuni Paesi del continente europeo, ma non appartenenti all’Unione Europea (gran parte dei quali sono “enclave“): Andorra, Kosovo, Montenegro, Principato di Monaco, San Marino, Città del Vaticano.
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