Covid, dopo la riunione del Consiglio dei Ministri del 5 gennaio 2022, che ha sancito l’estensione dell’obbligo vaccinale agli over 50 e ha decretato l’utilizzo del certificato verde base per accedere a tutte le attività considerate non essenziali, si è in attesa della pubblicazione in Gazzetta del testo ufficiale del decreto, soprattutto per sciogliere un nodo fondamentale: quello delle sanzioni per gli inadempienti.
Nonostante questo, alcune indiscrezioni stanno già circolando.
Covid, le sanzioni per gli over 50 non vaccinati
Attualmente stanno circolando alcune indiscrezioni, sia nei media televisivi nazionali sia nelle maggiori testate giornalistiche.
Pur sottolineando la necessità di attendere la pubblicazione del testo ufficiale del decreto in Gazzetta per avere informazioni sicure, secondo voci di corridoio la sanzione per gli ultracinquantenni inadempienti sarà comminata dall’Agenzia delle Entrate. Verranno puniti anche gli utenti di uffici e pubblici servizi trovati sprovvisti di greenpass.
Ad oggi, la sanzione per gli over 50 sembrerebbe ammontare a 100 euro una tantum, cioè una volta soltanto. Per i lavoratori over 50 ammonta da 600 a 1.500 euro; per gli utenti di uffici e servizi alla persona, invece, da 400 a 1.000 euro, da comminare anche al soggetto preposto al controllo.
Attendiamo l’ufficialità per confermare tali anticipazioni.
Le scadenze del decreto
Il decreto Covid del 5 gennaio scorso fissa una serie di scadenze:
- 20 gennaio: obbligo del green pass base per accedere a tutti i servizi alla persona (parrucchieri, estetisti,…). Al momento, tale obbligo pare sussistere fino al 31 marzo 2022;
- 1 febbraio (data coincidente con l’accorciamento della durata del green pass da vaccino, che da 9 mesi passa a 6): obbligo di green pass base per accedere a negozi considerati non essenziali e uffici (banche, poste, uffici pubblici,…). Al momento, tale obbligo pare sussistere fino al 31 marzo 2022;
- 15 febbraio: scatta l’obbligo vaccinale per tutti coloro che, entro il 15 giugno 2022, compiranno 50 anni. Al momento, tale obbligo pare sussistere fino al 15 giugno 2022.
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