Da oggi è ufficialmente aperta la corsa ai saldi invernali in Sicilia e in Basilicata; si aggiungerà domani la Valle d’Aosta. Per tutte le altre regioni, in Italia, la data è appena appena un po’ spostata: si partirà infatti mercoledì 5 gennaio.
Le previsioni di vendita delle associazioni di categoria non sono del tutto ottimistiche: pesa certamente il senso di incertezza provocato dalle incalzanti notizie sulla variante omicron. Ma, soprattutto, pesano le svendite pre-natalizie e il black friday molto ravvicinato al Natale.
Sempre le associazioni di categoria prevedono che mai come quest’anno gli acquisti fatti d’impulso prevarranno su quelli programmati. E rimandati al tempo dei saldi invernali, per l’appunto.
I numeri dei saldi invernali
Secondo Confcommercio saranno coinvolte nella frenesia delle compere a prezzi scontati 15 milioni di famiglie. Il giro di affari previsto è di tutto rispetto: 4,2 miliardi.
Confesercenti, dal canto suo, nel sottolineare che si farà prendere dalla voglia di acquistare un italiano su 4, prevede che la spesa media sarà di 150 euro a persona.
Una spesa media che sarà decisamente polarizzata, sempre stando alle previsioni. Il 47% degli italiani, infatti, dovrebbe spendere meno di 100 euro e il 43% tra i 100 e i 300 euro. Solo il 6% dovrebbe spendere una somma variabile tra i 300 e i 500 euro, infine il 4% spenderà più di 500 euro.
Cosa e dove compreranno gli italiani
Premessa: le previsioni di acquisto vengono “confezionate” dalle associazioni di categoria elaborando i dati ottenuti da campioni di popolazione. Chiarito questo, entriamo nel merito.
Gli italiani da oggi, e soprattutto dal 5 gennaio, compreranno scarpe. Tante scarpe: il loro acquisto in saldo, infatti, è ipotizzato dal 47% degli acquirenti. Il 45% comprerà invece maglie e maglioni, il 27 % capispalla, il 26% camiceria e il 22% magliette e intimo.
Da segnalare che un 15% degli italiani comprerà borse e pelletteria varia, mentre un 12% altri accessori (sciarpe, guanti, ecc…).
Il volume d’affari degli acquisti sul web aumenta di mese in mese, ma la corsa ai saldi rimane ancora apparentemente legata ai “negozi fisici”.
Le previsioni ci dicono che il 31% degli acquisti avverrà, infatti, in una grande catena o in negozi brandizzati. Il 22% degli acquirenti sceglierà invece un outlet.
Infine, il 23% degli italiani rincorrerà l’affare sul web: il 5% in più rispetto allo scorso anno e l’8% in più rispetto al periodo prepandemico.
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