Vittorio Sgarbi ha visitato il Museo Sistino di Grottammare. Museo che è sede principale della mostra diffusa sul Papa piceno “I doni di Sisto V alle terre del Piceno, un percorso nei Musei Sistini”.
Per l’occasione è stato accompagnato dalla direttrice dei Musei Sistini del Piceno Paola Di Girolami, con lui nelle foto.
Il critico d’arte ha apprezzato moltissimo il nuovo allestimento della chiesa di San Giovanni Battista, nel paese alto ddi Grottammare. “Un allestimento elegante e allo stesso tempo aristocratico – ha commentato – che si giustappone alla chiesa in maniera armonica, esaltando i pezzi in mostra”.
Vittorio Sgarbi si è soffermato molto ad ammirare il piviale del paramento di Sisto V, restaurato proprio per il centenario. Ma anche il maestoso paliotto d’altare e la borsa per il corporale del ricamatore fiorentino del XV secolo, su probabile cartone di Sandro Botticelli. E ha evidenziato che “il crocifisso di San Francesco alle Fratte e il paliotto d’altare sono stati ricollocati in un luogo liturgico, cioè una chiesa”.
“Sgarbi si è dimostrato molto disponibile e interessato a vedere tutti i manufatti esposti – ha raccontato la Di Girolami. – Dalla chiesa ci siamo diretti al Torrione della Battaglia, dove si trova il museo di Pericle Fazzini con i disegni dei 7 vizi capitali. L’altra parte della mostra di Montalto. Ha definito una scelta intelligente esporre a Grottammare, luogo di nascita di Sisto V, le opere che non erano visibili al Museo Sistino di Montalto, ancora chiuso per i danni del terremoto. Così come ha reputato ottima la strategia di diffondere altre opere dei Musei Sistini, evidenziandone la correlazione con il pontefice o con il territorio, come le opere di Simone de Magistris, Sebastiano Sebastiani, Desiderio Bonfini”.
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