Ascoli Piceno – Lo Scorfano numero 19 segnalato dall’associazione Ascoli Nostra è un altro “scorfano collettivo”. Residenti, visitatori e turisti che girano per le vie del centro storico ci si imbattono in continuazione. Stiamo parlando delle serrande imbrattate.
Cos’è “Ascoli Nostra”
Ascoli Nostra è una associazione costituita nel 1994 da 21 soci fondatori, “è un progetto dinamico – spiegano – l’evoluzione di uno studio volto esclusivamente all’interesse di Ascoli, del suo territorio, della sua gente e alla difesa del patrimonio artistico, delle tradizioni, della cultura e della storia. I soci sono accomunati dall’amore per la città in cui vivono. Lo scopo primario è quello di cercare di cambiare un modo di pensare, diffuso tra i cittadini, che spesso porta a far sì che gli ascolani vengano poi definiti rinunciatari, arrendevoli, agnostici e fatalisti”.
Le battaglie che hanno portato avanti sono tante, così tante che è di fatto impossibile citarle tutte. Ne ricordiamo una, combattuta per anni con determinazione, fantasia e ironia: quella per il recupero del complesso Di Sabatino, la Beirut ascolana.
Ascoli Nostra sullo Scorfano n. 19
“Ad aggravare il fenomeno degli imbrattamenti sui muri – si legge nella nota – concorre enormemente quello sulle saracinesche dei garage e dei negozi. Nei negozi, durate gli orari di apertura, non sono visibili ma quando vengono chiusi ricompaiono inesorabilmente mostrando tutta la loro bruttezza. Incrementando la tristezza per chi frequenta il centro storico che trova attività chiuse e serrande sporche.
Rendere presentabili queste saracinesche non è così difficoltoso come pulire muri in travertino o pareti intonacate. Spesso basta una strofinata con uno straccio imbevuto di solvente oppure, nei casi più gravi, una mano di vernice che, considerando l’esiguità della superficie, non richiede un grosso lavoro. I proprietari dovrebbero dimostrare maggiore senso civico e collaborare per il decoro cittadino”.
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