INAIL – Direzione Regionale Marche e ANMIL regionale hanno firmato un nuovo protocollo d’intesa a tutela delle persone che hanno subìto un infortunio sul lavoro e delle loro famiglie. L’intesa, frutto di una collaborazione consolidata nel tempo, è stata firmata dal direttore INAIL Marche Giovanni Contenti e dal presidente ANMIL Marche Marcello Luciani.
Il protocollo Inail – Anmil
L’INAIL Marche e l’ANMIL regionale hanno siglato l’accordo con l’obiettivo di stimolare le attività di presa in carico degli infortunati e migliorare la qualità di vita dei disabili da lavoro.
Consolidano, così, una collaborazione che nel tempo ha consentito la realizzazione di progetti finalizzati al reinserimento sociale e lavorativo dei disabili da lavoro attraverso percorsi di animazione sociale, sostegno psicologico, “auto mutuo aiuto”. Nonché percorsi finalizzati alla valorizzazione di attitudini personali e competenze lavorative dei medesimi.
In particolare, il protocollo impegna le parti firmatarie ad adottare specifiche iniziative per interventi in materia di reinserimento sociale e lavorativo. Nel dettaglio in tema di:
♦ sostegno alla persona (integrità psicofisica);
♦ sostegno all’autonomia;
♦ integrazione e reinserimento sociale;
♦ reinserimento lavorativo.
I commenti
“L’INAIL e l’ANMIL sono insieme a servizio degli infortunati e tecnopatici – sottolinea il direttore Contenti. –
Una collaborazione che ha permesso nel corso degli anni di attivare importanti e apprezzati progetti volti al reinserimento sociale e lavorativo dei disabili da lavoro. Il rinnovato impegno intende fornire concreto sostegno a coloro che, a seguito di un evento lavorativo, hanno subìto gravi menomazioni e si avviano a un percorso di ritorno alla normalità”.
“Con la firma del protocollo – aggiunge il presidente Luciani – si rinnova e consolida un rapporto di collaborazione attivo sin dal 2010 . In questo decennio, sono stati attivati importanti progetti di reinserimento sociale e lavorativo a favore di persone che hanno subito infortuni sul lavoro, di tecnopatici e superstiti da infortuni mortali. Questo protocollo vuole essere un altro passo in avanti nel percorso verso il riconoscimento della persona con disabilità come una risorsa della società”.
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