Il Teatro Pergolesi di Jesi e lo Spontini di Maiolati ospitano, da gennaio ad aprile 2022, un cartellone di cinque spettacoli per nove appuntamenti. Cartellone predisposto su iniziativa della Fondazione Pergolesi Spontini con i due Comuni (soci della Fondazione stessa) e l’AMAT.
Teatro Pergolesi di Jesi
Inaugura il cartellone, il 12 e 13 gennaio, Re Lear con Glauco Mauri e Roberto Sturno. Glauco Mauri nella sua lunga carriera artistica ha dato vita a 24 personaggi shakespeariani e affronta per la terza volta Re Lear. Roberto Sturno è il conte di Gloucester, al fianco di Mauri anche nelle due passate edizioni nel ruolo del Matto. “Non ho mai smesso di credere che bisogna sempre mettersi in discussione, accettare il rischio pur di far sbocciare idee nuove – racconta Glauco Mauri. – Per meglio comprendere quel meraviglioso mondo della poesia che è il teatro. Ed eccomi qui per la terza volta, alla mia veneranda età, a impersonare Lear. Cosa c’è di più poeticamente coerente di un palcoscenico per raccontare la vita? E nel Re Lear è la vita stessa che per raccontarsi ha bisogno di farsi teatro”.
Stefano Accorsi sale sul palco il 24 e 25 febbraio con il suo nuovo, attesissimo spettacolo Storia di 1, scritto dalla drammaturga (e regista e attrice) Lucia Calamaro con Daniele Finzi Pasca.
“Questo lavoro è un tentativo impressionistico di esplorare il rapporto sempre accidentale e contraddittorio tra i giorni di un uomo qualunque, Angelo – afferma Lucia Calamaro – la sua storia, la sua biografia, il suo sentire e la rete di circostanze che lo uncinano malgrado lui, ad alcuni eventi della storia d’Italia.
Una storia che ha le curiose caratteristiche di essere quella di un passato recente, quasi un dietro del presente se vogliamo. Dalla fine della Seconda guerra mondiale agli anni Ottanta. È uno squarcio parziale e soggettivo di una vita in un passato che per ora non molla, non la smette di passare e ripassare; che si ostina; che resiste; lasciando tracce ovunque, mentre abita, come un fantasma, l’immaginario delle nostre vite”.
Il 26 e 27 marzo un cast al femminile per la commedia Fiori d’acciaio di Robert Harling, affidata all’interpretazione di Tosca D’Aquino, Rocío Muñoz Morales ed Emy Bergamo.
“Fiori d’acciaio, nella sua versione cinematografica, è uno dei romanzi di formazione – dichiara la regista Michela Andreozzi – che hanno accompagnato la mia prima giovinezza. Storie di donne, grandi figure femminili che crescono, sbagliano, si confrontano, amano, odiano, combattono e qualche volta muoiono. Più della letteratura, o forse in modo più efficace, il cinema mi ha insegnato gli infiniti modi di affrontare la vita. Fiori d’acciaio, che vidi in sala poco più che adolescente, è stato il film che più di ogni altro mi ha spiegato cosa significhi essere donne e, nonostante ciò, fare fronte comune. Ovvero la famosa, leggendaria, solidarietà femminile”.
Ultimo appuntamento il 9 e 10 aprile Settanta volte sette di Controcanto Collettivo, spettacolo vincitore de I Teatri del Sacro 2019 che affronta il tema del perdono e della sua possibilità nelle relazioni umane. Lo fa raccontando la vita di due famiglie i cui destini s’incrociano in una sera, del rimorso che consuma, della rabbia che divora, del dolore che lascia fermi, del tempo che sembra scorrere invano. Lo spettacolo racconta anche la possibilità che il dolore inflitto e il dolore subìto parlino una lingua comune, che l’empatia non sia solo un’iperbole astratta. E che l’essere umano, che conosce il contagio del riso e del pianto, dietro la colpa possa ancora riconoscere l’uomo.
Ulteriori informazioni sono disponibili sul sito della Fondazione Pergolesi Spontini.
Teatro Spontini di Maiolati
Il 2 gennaio è dedicato a tutta la famiglia con lo spettacolo di circo contemporaneo Sonata per tubi. Arie di musica classica per strumenti inconsueti di Compagnia Nando e Maila ETS, tra i primi a fondare una compagnia che sperimenta la commistione dei linguaggi quando ancora in Italia non c’era né un vero movimento di circo contemporaneo né scuole di circo. Cantato e suonato dal vivo, Sonata per tubi è uno spettacolo che ricerca le possibilità musicali di oggetti e attrezzi di circo, trasformandoli in strumenti musicali attraverso l’ingegno e l’uso della tecnologia. Pezzi di tubo volano e vanno a comporre un contrabbasso e un violoncello, la musica avanza tra Rossini, Bach, Beethoven, Pink Floyd, Rolling Stones e Luis Armstrong.
Poi arriva lei: una ragazzina di tredici anni, principessa moderna, che sconvolge ogni armonia. Ne consegue un crescendo di canti polifonici a tre voci. Con danze e prove di coraggio, musicali e circensi, che condurranno a un rituale finale per il passaggio dall’adolescenza alla vita da adulto.
Ulteriori informazioni sono disponibili sul sito della Fondazione Pergolesi Spontini.
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