Il mondo dei trasporti riflette sugli obiettivi futuri del settore. Al centro dell’assemblea annuale dell’Associazione Anita è emersa la carenza di autisti e formazione.
Trasporti, giusti salati e snellire le formazione
Tra le causa del fenomeno una riflessione di Thomas Baumgartner, presidente di Anita. I giovani non trovano più attrattività nella professione a causa di una scarsa considerazione della figura dell’autista. Sempre più costi e tempi elevati per il conseguimento della patente e dei titoli necessari alla guida dei veicoli pesanti.
I cambiamenti strutturali della domanda e del mercato del lavoro, nel frattempo implicano tempi di consegna sempre più stretti. Insieme a essi l’aumento della domanda di trasporto che arriva dal mondo produttivo e distributivo. Queste si scontrano con inefficienze di sistema mai risolte e con una rete infrastrutturale inadeguata.
La viceministra del Mims Teresa Bellanova è intervenuta all’assemblea Anita. Per ridare slancio al settore dell’autotrasporto non bastano le misure, seppur ingenti, stanziate dal Pnrr e dalla legge di bilancio. Servono obiettivi che vadano nella direzione della sburocratizzazione, della rispettabilità salariale e professionale, della valorizzazione della formazione.
Il rilancio del settore
La viceministra Bellagamba ha sottolineato l’importanza strategica nel rilancio del settore dell’autotrasporto. Per realizzare ciò non bastano le risorse solo le risorse monetaria in arrivo. Servono obiettivi che vadano nella direzione della sburocratizzazione, della rispettabilità salariale e professionale, della semplificazione in ambito di formazione.
Annunciato durante l’assemblea che proprio su questi temi sarà convocato entro Natale un tavolo di confronto. Al prossimo incontro è stato invitato a partecipare anche il Ministero dell’Istruzione per nuove opportunità di crescita.
Osservatorio Mims
Pubblicato anche il Report dell’Osservatorio Mims sulle tendenze di mobilità durante l’emergenza sanitaria del Covid-19. Il report è riferito al terzo trimestre del 2021, elaborato sulla base dei dati di traffico forniti dai principali operatori multimodali nazionali. I dati mostrano come il trasporto stradale di merci e passeggeri sia tornato ai livelli pre-Covid. Il trasporto ferroviario e il trasporto pubblico locale invece ancora non recuperano i flussi registrati prima del lockdown dell’anno scorso.