L’Ufficio elettorale provinciale ha ricusato la lista “L’Altra Provincia Ascoli Piceno”: il centrodestra non avrà suoi candidati alle elezioni provinciali del 18 dicembre? Punto interrogativo d’obbligo, perchè in realtà contro la decisione dell’Ufficio elettorale può essere presentato ricorso al TAR entro il termine di tre giorni.
Ma procediamo con ordine.
Elezioni in Provincia di Ascoli Piceno: i fatti
Il centrosinistra ha presentato la lista “Insieme per il Piceno con Loggi”: candidato presidente Sergio Loggi e 10 candidati alla carica di consigliere provinciale.
Il centrodestra ha presentato la lista “L’altra Provincia di Ascoli Piceno”: nessun candidato presidente e 5 candidati alla carica di consigliere provinciale.
Ufficio elettorale provinciale: la decisione
L’Ufficio elettorale provinciale, presieduto dal Segretario generale della Provincia di Ascoli Piceno dott. Franco Caridi, in sede di esame della regolarità delle modalità di presentazione delle liste nonchè della loro composizione, ha rilevato un bel problema. E cioè: la lista del centrodestra non ha rispettato la cd. rappresentanza di genere imposta dalla legge, poichè su un totale di 5 candidati presentati “n. 4 (quattro) candidati sono maschi e n. 1 (uno) è candidato femmina”.
L’Ufficio elettorale, applicando la legge, per ristabilire la parità di genere ha provveduto a cancellare l’ultimo nominativo della lista appartenente al genere troppo rappresentato. Ma anche eliminando il candidato Viviani Alessandro la disparità rimaneva. E così la lista del centrodestra è stata “ricusata”, cioè dichiarata inammissibile.
Un solo candidato presidente e una sola lista alle elezioni provinciali?
Ora come ora pare proprio di sì: alle elezioni della Provincia di Ascoli Piceno ci saranno un solo candidato presidente e una sola lista. L’Ufficio elettorale provinciale, infatti, ha dichiarato ammissibile la sola lista “Insieme per il Piceno con Loggi”.
Le forze politiche del centrodestra, a questo punto, dovranno prendere una decisione, tutte insieme. Potranno accettare la débâcle dell’inammissibilità della loro lista. Oppure potranno presentare ricorso al TAR contro il provvedimento dell’Ufficio elettorale provinciale.
Tenendo presente che il ricorso al Tribunale Amministrativo Regionale dovrà essere presentato entro i tre giorni successivi alla data di pubblicazione del verbale dell’Ufficio elettorale. Verbale che può essere letto qui verbale n. 3 del 30.11.2021 Provincia AP.
La nota dell’Ufficio elettorale provinciale
Riportiamo il comunicato diramato dall’Ufficio elettorale provinciale
“Elezioni Provinciali, pubblicate le decisioni del’Ufficio Elettorale Provinciale
L’Ufficio Elettorale Provinciale ha ammesso la candidatura alla carica di Presidente della Provincia di Ascoli Piceno, del Sindaco del Comune di Monteprandone Sergio Loggi dando atto che non sono pervenute altre candidature a tale carica.
Quindi ha proceduto all’esame della candidature delle due liste di candidati alla carica di consigliere pervenute nel termine prescritto. All’esito dell’istruttoria, l’Ufficio elettorale ha ammesso alla elezioni di secondo grado, che si terranno il 18 dicembre prossimo, solo la lista denominata “Insieme per il Piceno con Loggi” dopo aver riscontrato la presenza dei requisiti previsti dalla normativa.
L’organismo provinciale non ha invece ammesso la lista denominata “L’Altra Provincia Ascoli Piceno” in quanto non è stata osservata la disposizione dettata in materia di rappresentanza di genere nelle liste dei candidati alla carica di consigliere provinciale.
L’ufficio elettorale ha infatti riscontrato che in tale lista, su un totale di cinque candidati presentati, sono presenti quattro uomini e una donna.
Dal momento che, ai sensi dell’art. 1, comma 71, della Legge n. 56/2014 “nelle liste nessuno dei due sessi può essere rappresentato in misura superiore al 60 per cento del numero dei candidati, con arrotondamento all’unità superiore qualora il numero dei candidati del sesso meno rappresentato contenga una cifra decimale inferiore a 50 centesimi”, l’ufficio ha proceduto, come previsto dalla citata norma, alla cancellazione dell’ultimo della lista appartenente al sesso più rappresentato, al fine di assicurare il rispetto della disposizione.
Tuttavia all’esito della prescritta cancellazione della candidatura eccedente, la lista “L’altra Provincia Ascoli Piceno” risultava composta da un numero inferiore a quello minimo prescritto dal comma 70 del citato art. 1 della Legge Del Rio.
In particolare, per quanto riguarda le elezioni Provinciali, ciascuna lista deve essere costituita da un numero di candidati non inferiore alla metà del numero dei consiglieri da eleggere e pertanto, per la Provincia di Ascoli Piceno, ciascuna lista non può contenere un numero inferiore a 5 candidati.
Di conseguenza l’Ufficio Elettorale ha dovuto procedere, come imposto in maniera cogente dalla legge, a ricusare la lista non corrispondente ai parametri di composizione richiesti”.
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