Giornata violenza sulle donne: ogni anno, il 25 novembre si celebra questa importante ricorrenza, per condannare il femminicidio e tutte le altre odiose forme di violenza di genere.
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Giornata sulla violenza sulle donne, l’episodio simbolico
La ricorrenza nasce il 17 dicembre del 1999 su volere dell’ONU. La data, simbolica, è stata scelta in memoria della vicenda delle sorelle Mirabal, attiviste del Movimento 14 giugno, uccise a Santo Domingo (Repubblica Dominicana) per volere del dittatore Rafael Leonidas Trujillo.
Le tre sorelle (Patria, Minerva e María Teresa Mirabal, conosciute come Las Mariposas) furono fermate per strada, mentre si recavano in carcere a fare visita ai mariti, massacrate e gettate in un burrone. I carnefici cercarono di far passare quella violenza come un incidente, ma l’opinione pubblica aveva ben chiaro cosa fosse accaduto.
L’istituzione della giornata
L’istituzione della giornata da parte dell’Unione delle Nazioni unite si basa su un precedente: il 25 novembre del 1981 si tenne il primo incontro Internazionale Femminista delle donne latinoamericane e caraibiche. Da allora il 25 novembre viene riconosciuto come data simbolo.
Altro passo importante nella presa di coscienza del fenomeno come piaga sociale da combattere è il 1993, con la dichiarazione di Vienna.
Scarpette rosse: da dove derivano
Da qualche anno, le scarpette rosse sono diventate vero e proprio simbolo della giornata contro la violenza sulle donne: esse rappresentano e ricordano tutte le donne nel mondo che sono state private della libertà di indossarle, per coercizione o per altri tipo di violenza molto più gravi.
La tendenza inizia nel 2009, quando l’artista messicana Elina Chauvet denuncia la violenza subita dalle donne tramite un’installazione, Zapatos Rojos. L’opera appare in Texas, davanti al consolato messicano di El Paso, per ricordare gli stupri, gli abusi, le uccisioni e tutte le violenze subite da esponenti del genere femminile a Ciudad Juarez.
