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Favorire la socializzazione delle persone anziane, contrastarne l’isolamento e migliorare il senso di appartenenza alla comunità. Sono questi gli obiettivi alla base del progetto “Attivi si nasce”  avviato dal vice sindaco di Macerata, Francesca D’Alessandro.

Il progetto”Attivi si nasce” di Macerata

Il progetto è stato presentato nel corso di una conferenza stampa cui hanno preso parte anche il presidente e il segretario generale  dell’ASP Ircr (*), rispettivamente Giuliano Centioni e Nazzareno Tartufoli.

macerata Attivi si nasce

Un momento della conferenza stampa di presentazione del progetto “Attivi si nasce. Da sinistra: Nazzareno Tartufoli, Francesca D’Alessandro e Giuliano Centioni

La finalità è riportare l’anziano al centro dell’attenzione. Farlo partecipare alla vita di comunità grazie ad attività tese alla all’integrazione sociale e all’arricchimento dei suoi “scambi” relazionali.  Per avere un anziano socialmente “attivo” in una nuova cultura che metta al centro la persona ancora in grado di spendere energie.

Il progetto, che vede l’Asp Ircr affiancare il Comune di Macerata, nasce dalla necessità di prevenire situazioni emergenziali e considerare le persone ultra 65enni – che a livello nazionale rappresentano circa il 24% dell’intera popolazione – non solo come portatrici di bisogni ma anche come possibili risorse per la comunità.

Alcune attività avranno natura informativa, altre consisteranno in corsi specifici dedicati all’uso delle nuove tecnologie. E ci saranno molte attività ricreative, tra cui laboratori per favorire l’intergenerazionalità con lo scambio e la condivisione di saperi, luoghi e affetti, tra anziani e giovani.

I commenti

“Il progetto – ha spiegato il vice sindaco Francesca D’Alessandro nasce dalla volontà di “fare città insieme”.  E promuovere maggiormente luoghi di incontro, di confronto, di scambio per contrastare la solitudine, per accrescere il senso di partecipazione alla vita comunitaria. Allo stesso tempo vuole aumentare la capacità di intercettare le situazioni e mettere meglio a fuoco lo sguardo nei confronti delle persone che ci circondano”.

“Le persone che saranno interessate da questo progetto – ha detto Giuliano Centioni –  ne diventeranno parte attiva, attori principali. Il Comune e l’Ircr offriranno i mezzi affinché questo possa avvenire. La cosa più interessante sarà poterci muovere e ‘scendere’ nel territorio, per esempio, nei circoli. ‘Attivi si nasce’ è un progetto ambizioso ma può fin da adesso mettere insieme tutti i servizi che vengono offerti, inglobandoli in un’agenda più precisa. Si aggiungeranno altre cose che ci permetteranno di lavorare insieme al più giovane, sfruttando  la sua capacità comunicativa e relazionale, ma anche insieme all’anziano sfruttando invece la sua banca dati, la sua memoria”.

“Si tratta di una sfida interessante – ha concluso Nazzareno Tartufoli. – L’Ircr è uscita dal bozzolo della casa di riposo ed è entrato nella piazza grazie all’Infopoint. Ora dalla piazza andremo nei quartieri con il nostro social point. Andremo in spazi intergenerazionali, dove il saper fare dell’anziano diventa insegnamento per i giovani e viceversa. L’Ircr si mette a disposizione con i propri operatori per essere, oltre che punto informativo, anche formativo per i servizi sociali, sanitari ed educativi. La volontà è quella di lavorare con le associazioni che sono nel quartiere. Si vorrebbe dare un’anima di vita a questi circoli.”

(*) ASP Ircr: Azienda Pubblica Servizi alla persona “IRCR Macerata”

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