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La contraffazione è un reato punito dalla legge. Quello di copiare marchi e design è una pratica illecita ma molto diffusa. Di questi giorni la contraffazione anche di automobili.

La contraffazione non solo nella moda 

Non solo moda o prodotti multimediali. Oltre a borse, cinture, dvd negli ultimi anni si è diffusa nei cosmetici, alimenti, bevande giocattoli e medicinali. Di questi giorni la notizia anche di auto sportive.

Clonata una Ferrari da Formula 1 con cui Niki Lauda gareggiava negli anni Settanta. La scoperta all’interno di un automezzo diretto verso la Svizzera. La copia è stata subito sequestrata dalla Guardia di finanza di Ponte Chiasso.

La replica aveva il marchio inciso sul contagiri. Il mezzo contraffatto è stato posto sotto sequestro. L’esportatore denunciato per contraffazione e commercio di prodotti con segni falsi.

Cosa prevede la legge

L’art. 473 del Codice Penale è la norma di riferimento. Dichiara che chiunque, potendo conoscere dell’esistenza del titolo di proprietà industriale, contraffà o altera marchi o segni distintivi, nazionali o esteri, di prodotti industriali, ovvero chiunque, senza essere concorso nella contraffazione o alterazione, fa uso di tali marchi o segni contraffatti o alterati, è punito con la reclusione da sei mesi a tre anni e con la multa da euro 2.500 a euro 25.000.

Soggiace alla pena della reclusione da uno a quattro anni e della multa da euro 3.500 a euro 35.000 chiunque contraffà o altera brevetti, disegni o modelli industriali, nazionali o esteri ovvero, senza essere concorso nella contraffazione o alterazione, fa uso di tali brevetti, disegni o modelli contraffatti o alterati. 

Curiosità 

Il commercio dei “falsi” non conosce crisi e continua a fiorire. Negli ultimi anni la Cina è stato il primo produttore di merci contraffatte e l’Italia è il terzo Paese più colpito da essi. Un bene contraffatto provoca la perdita di posti di lavoro e un mancato gettito fiscale. 

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