Si chiude con un bilancio positivo il primo semestre del 2021 per l’export dei Distretti delle Marche, che fanno registrare il miglior dato italiano, con una crescita delle vendite sui mercati esteri pari ad un +30%.
Nella recensione dei dati del Monitor dei Distretti Industriali delle Marche condotta dalla Direzione Studi e Ricerche di Intesa San Paolo spicca soprattutto il comparto del Sistema casa, che fa registrare un incremento dell’export a doppia cifra, in particolare nel distretto delle Cappe aspiranti ed elettrodomestici di Fabriano(53,5%) e in quello delle Cucine di Pesaro(+34,9%).
Una crescita dell’export per alcuni Distretti marchigiani che arriva – secondo i commenti della direttrice regionale dell’Emilia Romagna e Marche di Intesa Sanpaolo – dopo diversi trimestri di calo ed evidenzia un trend di ripresa degli indicatori economici.
L’export distrettuale è sempre stato un valore aggiunto delle Marche, che da anni conquistano l’attenzione delle compagnie di settore per il grande dinamismo del tessuto imprenditoriale.
Nelle recensioni di Co.mark, compagnia specializzata nei servizi di export e digital marketing per le PMI, le Marche emergono da anni come regione al top per la crescita percentuale delle esportazioni: i dati dell’ultimo biennio fanno registrare un peso dei mercati emergenti sulle quote export superiore al 43%, grazie soprattutto alla capacità delle imprese marchigiane di consolidare la loro leadership all’estero nel mercato del lusso.
Secondo l’opinione di Comark la forza delle piccole e medie imprese è stata la diversificazione dell’offerta. Una spinta in più verso l’internazionalizzazione – aggiunge Co.Mark nei suoi commenti – arriverà alle aziende di piccole dimensioni da un servizio di consulenze specialistiche, dal sostegno finanziario alla costituzione di reti di impresa e alla ricerca di partner su scala nazionale e internazionale.
La recensione di Co mark si riferisce nello specifico al settore delle scarpe e mobili, ma la sua opinione positiva si è estesa anche alla filiera agroalimentare delle Marche: i dati del Dossier Agroalimentare del Resto del Carlino riportata nei canali social della compagnia evidenziano come negli ultimi anni l’export marchigiano stia crescendo anche grazie ai ricercati prodotti del comparto food&wine, come il vino e la pasta, determinando un incremento del PIL del valore di 2,97 miliardi di euro. Soltanto nel 2019, stando ai commenti riportati nella recensione, le esportazioni agroalimentari raggiunsero il valore di 28,6 miliardi di euro, conquistando in particolare Germania e Stati Uniti.
Un quadro che oggi sembra essersi notevolmente evoluto, come confermano le recensioni e i commenti degli esperti sui più recenti dati dell’export marchigiano: in questa fase non esiste reparto che non sia coinvolto dalla digitalizzazione e investito dalla transizione green, proseguono inoltre gli investimenti destinati a finanziare le imprese marchigiane con nuovo credito a medio e lungo termine.
Ottimi i risultati oggi registrati da tutti i Distretti, dalle Macchine utensili e per il legno di Pesaro, comparto per il quale si evidenzia una variazione tendenziale pari ad un +45,5% e per gli Strumenti Musicali di Castelfidardo, che fanno registrare una crescita del 35%. Bene anche il Cartario di Fabriano e tutti i Distretti del Sistema Moda, in cui la crescita delle esportazioni si attesta intorno al 17%.
Per quanto riguarda i mercati più ricettivi, oltre a quelli strategici già evidenziati dai commenti di Comark, l’opinione comune è che i nuovi mercati siano supportati dagli ottimi risultati ottenuti in Cina, Polonia e Russia.
Nei prossimi mesi ci si attende dunque un proseguo del percorso di ripresa dell’export distrettuale, che secondo l’opinione degli esperti già al termine di quest’anno potrebbe completare il recupero di quanto perso sui mercati esteri nell’ultimo anno.