Coldiretti Donne Impresa Marche ha avviato un progetto di educazione alimentare per la scuola primaria. Le prime lezioni e le prime visite in fattoria si sono tenute nei giorni scorsi.
Il progetto per la scuola
“Lo Sviluppo Sostenibile e l’Educazione Alimentare” è un progetto al quale hanno aderito numerosi istituti scolastici di tutta la regione. Con circa 4mila alunni coinvolti. Attraverso i tutor della campagna i bambini imparano a conoscere l’origine dei prodotti e a capire se c’è qualcosa da correggere nelle proprie abitudini alimentari. Inoltre muovono i primi passi in campagna tra gli animali e gli orti.
“La pandemia ha accelerato il fenomeno del ritorno alla terra – sottolinea Coldiretti .– E ha maturato la convinzione che le campagne siano capaci di offrire e creare opportunità occupazionali e di crescita professionale. Peraltro destinate ad aumentare nel tempo. La crescita delle nuove generazioni, i consumatori di domani, i futuri protagonisti del Made in Italy agroalimentare, passa per un’istruzione superiore e universitaria che trasmetta tradizioni e nuove competenze. In generale, la presenza dei giovani è positiva per l’insieme dell’agricoltura nazionale. E per il Paese, poiché la capacità di innovazione porta le aziende agricole dei giovani ad avere un maggiore fatturato e più occupati. Rispettivamente +75% e +50% rispetto alla media”.
Boom di iscritti agli istituti agrari
Gli istituti agrari hanno registrato quasi il 16% in più di iscritti nell’ultimo anno scolastico. Un segno evidente che i giovani si vedono proiettati in un futuro in cui l’attività agricola offre concrete opportunità: di lavoro e di vita.
L’analisi di Coldiretti, sui dati Miur e Centro Studi Divulga, evidenzia la presenza di 1.477 imprenditori agricoli under 35 in regione. 143 nuovi nell’ultimo anno. Imprenditori impegnati in coltivazioni, allevamento, produzione e vendita diretta. Ma anche servizi di ogni tipo, da quelli turistici a quelli legati al benessere e al wellness. Senza dimenticare il migliaio di universitari iscritti alla facoltà di Scienze agrarie dell’Università Politecnica delle Marche.
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