L’economia globale e i rincari del grano spingono verso l’alto il prezzo del pane. Uno dei cibi più antichi e della tradizione ha avuto nelle ultime settimane un rincaro notevole. Il suo prezzo di vendita supera i 6 euro al kg nelle grandi città del nord d’Italia.
Economia, il prezzo del pane aumentato di 10 volte
Il prezzo del pane è aumentato di ben 10 volte il prezzo rispetto a quello di qualche mese fa. Le quotazioni record raggiunte dal grano e delle materie prime si ripercuoto sul prezzo finale nei supermercati e nei forni. Siccità, temperature bollenti, incendi e restrizione nei trasporti hanno portato criticità anche sulla tavola degli italiani. A Trento si registrano prezzi intorno ai 6,40 euro al chilogrammo. Milano raggiunge i 6 euro mentre Perugia e Catanzaro risultano le più fortunate con un prezzo al chilogrammo fermo intorno ai 3 euro.
Il Codacons, segnala che gli incrementi dei listini al dettaglio per pagnotte e prodotti simili costerà alle famiglie italiane complessivamente 690 milioni di euro in più su base annua. Dai dati Istat relativi alla spesa media mensile degli italiani per tale alimento, i rincari dei listini produrranno un aggravio di spesa pari in media a +26,5 euro annui a famiglia solo per l’acquisto di pane. Una vera e propria stangata per la totalità delle famiglie italiane.
Il Codacons rileva inoltre come i listini al dettaglio del pane siano letteralmente schizzati alle stelle in alcune città: a Trento infatti il prezzo al kg registra il record di 6,4 euro, mentre a
Aumenti a tavola
Mentre i salari restano sempre gli stessi, i prezzi dei prodotti della tavola lievitano. Rincari molto alti potrebbero compromettere le prossime feste. A rischio anche la salutare dieta mediterranea. L’aumento dei prezzi non risparmia nessuno, dalla pasta alla carne, dai latticini agli ortaggi. Le quotazioni record del grano stanno avendo ripercussioni direttemente sui bilanci delle famiglie. La Coldiretti segnala un problema tra il costo di produzione e quello di vendita. Nel primo caso il prezzo è fissato intorno ai 32 centesimi per raggiungere le cifre sopra comunicate. In questo scenario agli agricoltori non è poi così conveniente coltivare il grano. Inoltre a preoccupare sono le prossime semine con i costi che sono raddoppiati per tutti gli agricoltori.