CGIL funzione pubblica e CISL funzione pubblica sono da sempre molto attenti a tutto ciò che interessa la sanità nel Piceno. Denunciano, da anni, la carenza cronica di personale medico e infermieristico. E si oppongono con determinazione al progressivo impoverimento della sanità pubblica a vantaggio di quella privata. Oggi, in particolare, affrontano la vicenda della chiusura della MURG (medicina d’urgenza) dell’ospedale Madonna del Soccorso di San Benedetto del Tronto.
Riportiamo integralmente il comunicato congiunto delle due organizzazioni sindacali.
La nota di CGIL e CISL sulla gestione della sanità pubblica
L’emarginalizzazione sanitaria nel nostro territorio non è più tollerabile: tecnologie radiologiche obsolete, posti letto ridotti, carenza di personale sanitario (medico e infermieristico) stanno mettendo a dura prova la Sanità Pubblica Picena.
L’intenzione dichiarata di chiudere nelle ore notturne la MURG (Medicina d’Urgenza) dell’Ospedale Madonna del Soccorso di San Benedetto del Tronto causa la carenza di personale medico, ha lasciato la FP CGIL e la CISL FP esterrefatte.
La MURG è stata istituita circa vent’anni fa in tutti gli ospedali italiani per la stabilizzazione e la gestione di pazienti acuti provenienti dal Pronto Soccorso, con la finalità di fare diagnosi e indirizzare i pazienti nei reparti di pertinenza. Nella fase più delicata della pandemia, inoltre, la MURG del Madonna del Soccorso ha affrontato l’evento con grandi sacrifici del personale sanitario curando decine e decine di pazienti ccritici.
La volontà di chiudere la MURG di San Benedetto del Tronto per mancanza di medici conferma ciò che le due organizzazioni sindacali denunciano da anni ovvero la carenza strutturale di personale che non può essere compensata con assunzioni a tempo determinato o con ordini di servizio al personale medico di altri reparti peraltro anch’essi già carenti da anni. La FP CGIL e la CISL FP, inoltre, esprimono la loro assoluta contrarietà alla paventata possibilità di instaurare contratti di tipo privatistico per l’implementazione della dotazione organica medica in quanto ciò comporterebbe un ulteriore parziale svendita del Servizio Sanitario Pubblico.
Le scriventi non accetteranno ulteriori esternalizzazioni (dopo quella dell’ADI) e chiedono la piena funzionalità della Medicina d’Urgenza con la conseguente assunzione a tempo indeterminato di personale medico e infermieristico in coerenza con quanto dichiarato dalla politica regionale relativamente alla necessità di potenziare gli ospedali del Piceno.
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