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Il sindaco di Ascoli Piceno Marco Fioravanti l’aveva detto e l’ha fatto: ha convocato un’assemblea pubblica  su “TEMA RIFIUTI”. I cittadini – al massimo 100, con obbligo di mascherina e green pass – sono invitati a partecipare: martedì 26 ottobre alle 18.30 nella Sala della Ragione del Palazzo dei Capitani.  In attesa di ascoltare cosa racconterà domani e, soprattutto, in attesa di sentire cosa risponderà alle accuse che gli sono piovute addosso dal 12 ottobre in poi, facciamo il nostro mestiere e riepiloghiamo i fatti.

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Il Piano rifiuti approvato dall’ATA

Nella riunione del 12 ottobre scorso l’ATA (Assemblea territoriale d’ambito) ha approvato il Piano d’ambito dei rifiuti. Tale piano darebbe il via libera alla realizzazione di una mastodontica discarica di 850mila metri cubi nell’alto Bretta, la cd. vasca 0 (zero). Una discarica in grado di ricevere quasi un milione di tonnellate di rifiuti. Via libera anche alla costruzione di un biodigestore a Relluce e a un impianto di revampig collegabile a quello di trattamento meccanico biologico (TMB) per la produzione di combustibile solido secondario (CSS).

I sindaci che hanno votato sì

L’ATA è composta dal Presidente della Provincia di Ascoli Piceno e da 33 sindaci di altrettanti Comuni. Hanno votato a favore del Piano d’ambito dei rifiuti, dunque a favore della realizzazione di vasca zero, biodigestore e impianto di revamping, in 16: il Sindaco di Ascoli Piceno (un suo delegato) e i suoi colleghi di Carassai, Cossignano, Cupra Marittima, Grottammare, Massignano, Monsampolo, Montalto delle Marche, Montedinove, Montemonaco, Monteprandone, Offida, Ripatransone, San Benedetto del Tronto e Spinetoli. Ha votato a favore anche il Presidente della Provincia.

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Abbiamo raccontato la vicenda qui.

L’affaire Sergio Fabiani

Sergio Fabiani, al momento di convocare l’Assemblea territoriale d’ambito, era già decaduto dalla carica di Presidente della Provincia di Ascoli Piceno in quanto non più Sindaco di Montegallo. Quindi non avrebbe potuto convocare la seduta, non avrebbe potuto presiederla e non avrebbe potuto votare. Tutto ciò potrebbe invalidare la seduta dell’ATA e di conseguenza il voto sul Piano d’ambito per la gestione dei rifiuti.

Abbiamo raccontato l’affaire Sergio Fabiani qui.

Le proteste dei cittadini

Le associazioni ambientaliste e alcuni comitati spontanei di cittadini hanno contestato con forza e determinazione la decisione presa dai 16 sindaci. Associazioni e comitati avevano già provato a farsi ascoltare dai sindaci dell’ATA, e animati da sincero spirito di collaborazione avevano anche anche avanzato dei suggerimenti. Ne abbiamo parlato qui.

E’ opportuno tenere presente che nel sito dell’ATA della provincia di Ascoli Piceno è specificato che l’Assemblea garantisce la tutela degli utenti e la loro partecipazione alle scelte fondamentali. Quella di realizzare una vasca da 850mila metri cubi per quasi un milione di tonnellate di rifiuti sembrerebbe decisamente una “scelta fondamentale”.

Il video del sindaco Fioravanti

A questo punto scende in campo in prima persona il sindaco di Ascoli Piceno Marco Fioravanti. Sindaco il cui voto “pesa” molto più degli altri in termini di quote. Il primo cittadino ascolano ritiene che sulla vicenda del piano dei rifiuti approvato dall’ATA siano state date notizie infondate sui social. Per tale ragione affida il suo intervento a un social (nella fattispecie a Facebook) e pubblica il video “Facciamo chiarezza”.

Ne abbiamo parlato qui.

Nel video messaggio Fioravanti preannuncia la convocazione di una assemblea pubblica per parlare di rifiuti. L’assemblea si terrà domani.

I Sindaci del NO rispondono al Sindaco del SI’ (Fioravanti)

Dopo la pubblicazione del videomessaggio del sindaco Fioravanti, arrivano i post sui social dei Sindaci di Castel di Lama, Castignano e Appignano del Tronto. Tutti e tre, senza mai nominare Fioravanti, smontano riga dopo riga le affermazioni del loro collega.

Delle considerazioni del sindaco di Castel di Lama Mauro Bochicchio abbiamo parlato qui.

Qui le considerazioni del sindaco di Castignano Fabio Polini.

E qui le considerazioni del sindaco di Appignano del Tronto Sara Moreschini.

Rimangono sul tavolo due questioni aperte. La prima: il piano d’ambito per la gestione dei rifiuti presentato in una assemblea convocata e presieduta da un non-presidente della Provincia e dal medesimo non-presidente votato, è valido?  Ne abbiamo parlato qui.

La seconda: dato per scontato che assemblea e piano d’ambito siano da considerare invalidi, non sarà opportuno che l’Amministrazione provinciale intervenga in autotutela per annullare TUTTI gli atti firmati dal non-presidente Sergio Fabiani dal giorno in cui è decaduto dalla carica di Sindaco di Montegallo in poi? Questa è la richiesta avanzata da associazioni ambientaliste e comitati spontanei di cittadini. Ne abbiamo parlato qui.

 

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