Street art e solidarietà, è questa la combinazione vincente alla base dell’opera di Etsom “Ci vuole un fiore”, opera che abbellisce i muri di ingresso della RSA di Ascoli Piceno.
Ci vuole un fiore e la street art
“Ci vuole un fiore” è un progetto promosso dall’ANFFAS – Associazione Nazionale Famiglie di Persone con Disabilità Intellettiva e Relazionale – di Ascoli Piceno. E’ basato su attività semplici, attività che raccontano la natura e promuovono il rispetto di tutti gli esseri viventi: manipolazione della creta, orto-terapia e pet therapy. L’associazione, al termine del progetto, desiderava lasciare una traccia del percorso fatto e grazie ad Arte Pubblica, realtà che nasce dall’impegno dell’Associazione Defloyd, e all’Area Vasta 5, il desiderio si è concretizzato. Hanno coinvolto l’artista bergamasco, Alessandro Etsom Conti e da qualche settimana tutti possiamo ammirare il murale, splendido, sui muri d’ingresso della RSA, in via delle Zeppelle.
Un’opera, bella e significativa, che celebra la natura, la bellezza e la semplicità. E ricorda a tutti il valore sociale, profondo e insostituibile, della solidarietà.
Etsom
Alessandro Conti ha 27 anni. Dopo la formazione canonica – Maestro d’Arte e diploma d’Arte – ha iniziato una sua personale ricerca. Come Etsom è diventato un personaggio conosciuto e apprezzato nel mondo della street art e non solo. Ha collaborato con enti pubblici e privati, aziende, agenzie e associazioni attive nel sociale. Anche brand importanti a livello nazionale e internazionale si sono affidati alla sua arte per veicolare i loro messaggi.
“L’esperienza ad Ascoli – ci ha detto – ha rappresentato esattamente la mia visione di arte pubblica: partecipata, in dialogo con il contesto fisico e umano. Sono felice di aver preso parte al progetto “Ci vuole un fiore” che mi ha portato a conoscere persone che hanno a cuore la comunità in cui vivono. Con il mio contributo ho avuto l’opportunità di raccontare una storia. E la forza di un intervento di street art è proprio questa, la volontà di spingersi oltre alla semplice decorazione. Ringrazio chiunque abbia reso possibile tutto questo!”
L’Associazione culturale Defloyd
L’Associazione Culturale Defloyd, cura interventi di arte urbana, principalmente sul territorio piceno. Promuove la rigenerazione, lo sviluppo, il restyling e la rivitalizzazione delle comunità valorizzando edifici e “muri”, sia pubblici che privati.
“Collaborare insieme ad altre associazioni del territorio – spiega Leo Faraglia – per noi è sempre stimolante. Se poi si tratta di realtà socio-assistenziali ci fa ancora più piacere. Colgo l’occasione per ringraziare ancora una volta i ragazzi dell’Anffas e la presidente Daniela D’Angelo, che hanno anche potuto conoscere l’artista più da vicino facendoci visita mentre era al lavoro. Sicuramente sentiranno l’opera anche un pò loro”.
“Uno degli obiettivi della nostra associazione – aggiunge Alessandro Piccioni, deus ex machina di Defloyd – è quello di dare dei messaggi positivi attraverso le attività culturali che proponiamo. Con Arte Pubblica dal 2015 promuoviamo interventi murali per rivitalizzare spazi urbani creando opere d’arte pubbliche permanenti. Sicuramente uno degli scopi del progetto è educare e stimolare le nuove generazioni a creare. Quando vediamo che le persone si fermano incuriosite mentre l’artista dipinge, facendo foto o domande, ci fa molto piacere”.
Altre foto di Ettore Malaspina