Come è noto il Piano d’ambito per la gestione dei rifiuti, approvato il 12 ottobre scorso dall’Assemblea territoriale d’ambito (ATA), ha provocato la protesta dei movimenti ambientalisti e di numerosi comitati spontanei di cittadini. Malcontento e disagio sono alimentati anche dal fatto che una decisione così pesantemente impattante su territorio e popolazione sia stata presa da 16 sindaci su 33 senza tenere in alcuna considerazione la volontà della gente. 16 sindaci più l’ormai ex presidente della Provincia Sergio Fabiani.
Bochicchio vs Fioravanti
Il sindaco di Ascoli Piceno Marco Fioravanti, sotto accusa per il voto favorevole “pesante” al Piano rifiuti, ha risposto alle contestazioni che gli piovono addosso da più parti con un video pubblicato sul suo profilo Facebook titolato “Facciamo chiarezza”. A stretto giro di POST è arrivata sul medesimo social la risposta del sindaco di Castel di Lama Mauro Bochicchio, che ha votato NO a Piano rifiuti e vasca 0.
Abbiamo raccontato l’intervento del primo cittadino di Ascoli Piceno qui.
E abbiamo raccontato l’intervento del primo cittadino di Castel di Lama qui.
Polini vs Fioravanti
Anche il sindaco di Castignano Fabio Polini ha votato NO al Piano rifiuti e alla famigerata vasca zero (vasca 0). Anche lui, come il collega sindaco di Castel di Lama Mauro Bochicchio, affida a Facebook alcune considerazioni. E risponde riga dopo riga e punto dopo punto, senza tuttavia mai nominarlo, al sindaco del comune capoluogo Fioravanti (che ha votato SI’ a Piano rifiuti e vasca 0).
Abbiamo raccontato l’intervento del primo cittadino di Castignano qui.
Il sindaco di Appignano del Tronto Sara Moreschini ha votato NO a Piano rifiuti e vasca 0. Come i suoi colleghi Bochicchio e Polini ha affidato delle considerazioni su tutta la vicenda a Facebook. Riportiamo integralmente il testo del post, abbiamo aggiunto solo i neretti.
Rifiuti: le considerazioni del sindaco Sara Moreschini
Le chiacchiere spesso se le porta via il vento, i numeri no. Il piano d’ambito approvato dall’assemblea e votato favorevolmente dal Comune di Ascoli Piceno che detiene il 21,58 % delle quote totali dell’assemblea e che quindi pesa più di altri nel totale dei voti, ma anche da altri comuni, prevede:
a) per lo smaltimento dei rifiuti solidi urbani una discarica nella valle del Bretta, attualmente di proprietà della ditta Geta come possibile leggere nello stralcio del piano d’ambito approvato che allego.
b) Per il trattamento dei rifiuti indifferenziati un tmb che può trattare 80.000 tonnellate di rifiuti quando la provincia di Ascoli Piceno ne produce 30.000 e che quindi prevede chiaramente l’arrivo di rifiuti da altre province come scritto nello stralcio allegato, dove si scrive che 80.000 tonnellate è l’attuale autorizzazione in quanto nei primi anni 2000 questo territorio non faceva la differenziata e quindi ne produceva molti di più, difatti l’autorizzazione è di allora. Grazie al grande lavoro dei cittadini nel fare la raccolta differenziata oggi ne produciamo meno della metà e nel 2025 ne produrremmo 25.000 di tonnellate annue secondo le stime di piano, e siccome siamo bravi, ci ringraziano facendo arrivare a trattare i rifiuti di altre province.
c) Un nuovo impianto di biodigestione a Relluce.
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