SACE e Regione Marche hanno firmato un accordo per favorire lo sviluppo economico del territorio. Un accordo per accompagnare le le imprese private nelle attività di export e promozione del Made in Italy. Le principali iniziative saranno organizzate con la finalità di migliorare la conoscenza di prodotti e servizi offerti per ottimizzarne l’utilizzo da parte delle PMI.
Operatività dell’accordo con SACE
Per facilitare l’accesso delle imprese marchigiane agli strumenti della società, è stata realizzata una pagina web accessibile anche dal sito della Regione Marche. Nella pagina c’è una panoramica dei prodotti di maggior interesse per le imprese marchigiane con i contatti dei gestori commerciali sul territorio regionale.
Sace-Servizi assicurativi e finanziari per le imprese, è una società del gruppo Cassa Depositi e Prestiti.
Mirco Carloni e Simonetta Acri dopo la firma
I commenti
“Oggi, in rappresentanza di Regione Marche, ho firmato un importante accordo con SACE che consente alle nostre imprese di godere di garanzie e assicurazioni sulle vendite in Italia e all’estero” ha dichiarato il vicepresidente e assessore alla attività produttive Mirco Carloni. “L’intesa – ha continuato – consentirà alle imprese marchigiane di accedere ai tanti strumenti SACE con un canale dedicato e preferenziale. Un aiuto concreto in un momento di ripresa degli scambi con l’estero e di rilancio su nuovi mercati. Questo importante protocollo si inserisce nel più ampio quadro di insieme previsto dal piano per l’internazionalizzazione 2021″.
“L’Export è parte del DNA di SACE da oltre 40 anni – ha aggiunto Simonetta Acri, di SACE. – Siamo, dunque, lieti di aver concluso una simile intesa, che svolge una funzione di acceleratore di crescita per il tessuto imprenditoriale delle Marche. Una regione ricca di PMI che ha da poco rinnovato il proprio Piano integrato per l’internazionalizzazione e la promozione all’estero. Grazie a questo accordo abbiamo modo di supportare le aziende marchigiane ad approcciare con sicurezza i mercati esteri in un momento complesso come l’attuale. Non solo con prodotti assicurativi ma anche con servizi di advisory istituzionale”.
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