Parliamo ancora di rifiuti. D’altra parte il tema è scottante e le decisioni prese in questi giorni condizioneranno il futuro di Ascoli e di tutta la Vallata del Tronto. Anche della popolazione: di quella che la abita oggi e di quella che la abiterà nei decenni a venire.
L’ATA e il Piano dei rifiuti
La vicenda è tristemente nota: il 12 ottobre scorso l’ATA (Assemblea territoriale d’ambito) ha approvato il Piano dei rifiuti. Un piano che regolerà il sistema di gestione dei rifiuti per i prossimi decenni. La decisione è stata presa con il voto favorevole del Presidente della Provincia e di 16 sindaci: il Sindaco di Ascoli Piceno e i suoi colleghi di Carassai, Cossignano, Cupra Marittima, Grottammare, Massignano, Monsampolo, Montalto delle Marche, Montedinove, Montemonaco, Monteprandone, Offida, Ripatransone, San Benedetto del Tronto e Spinetoli. Le associazioni ambientaliste e comitati spontanei di cittadini di Ascoli e Vallata hanno contestato il piano per il via libera alla realizzazione di una mastodontica discarica di 850mila metri cubi nell’alto Bretta, la cd. vasca zero. Una discarica in grado di ricevere un milione di tonnellate di rifiuti.
Il sindaco di Ascoli Marco Fioravanti ha affidato la sua risposta alle contestazioni a un video pubblicato sul suo profilo Facebook.
Fioravanti: facciamo chiarezza
Il Sindaco di Ascoli Piceno (Comune capoluogo, il suo voto “pesa” più degli altri) intende fare chiarezza. Ritiene, infatti, che sulla vicenda del piano dei rifiuti approvato dall’ATA siano state date notizie infondate sui social. Per tale ragione affida il suo intervento a un social (nella fattispecie a Facebook).
Fioravanti esordisce dicendo testualmente che “nell’ultima assemblea ATA non è stata votata la proposta di vasca zero o vasca 7 ma è stato votato il piano d’ambito”.
Il Piano d’Ambito (documento completo) può essere consultato qui PIANO D’AMBITO PER LA GESTIONE DEI RIFIUTI . Si parla della vasca zero nelle pagine da 169 a 171. Poi della vasca 7.
Aggiunge, che lo ha votato “per responsabilità, perchè all’interno del piano c’è un progetto ambientale importante di biodigestore ma soprattutto perchè rischiavamo il commissariamento dell’ATA e anche un’importante infrazione. Invece l’11 agosto sempre in ATA è stata votata la proposta di vasca zero alla quale noi ci siamo astenuti perchè abbiamo proposto la vasca 7 di Relluce, una discarica molto più piccola compatibile con le esigenze del territorio. Molti Comuni hanno votato contro quindi non è passata la mia proposta”.
Il primo cittadino di Ascoli sui social era stato accusato di incoerenza. La risposta: “la mia posizione è sempre quella. Da anni faccio battaglie sui rifiuti, ho bloccato anche i camion e continuerò a fare questa battaglia per due principi: per la gestione pubblica dei rifiuti e per la tutela ambientale della valle dei calanchi. Oggi questa battaglia l’abbiamo vinta perchè la governance futura per la gestione dei rifiuti sarà totalmente pubblica. Quindi la mia posizione rimane questa. Il progetto del Comune di Ascoli Piceno è sempre il progetto Ascoli Green quindi lavoreremo sempre di più per cercare anche di aumentare la differenziazione e la differenziata del rifiuto e anche ridurre la produzione del rifiuto stesso”.
L’assemblea pubblica martedì 26 ottobre alle 18.00
Il sindaco Fioravanti, nel video, comunica di aver chiesto un incontro ai comitati di cittadini che stanno protestando. E indice un’assemblea pubblica. “Poiché mi sono sempre confrontato con i cittadini in modo trasparente ed onesto – spiega – lo continuo a fare anche in questo caso. Ho già chiesto ai comitati un incontro e poi farò un’assemblea pubblica martedì 26 ottobre alle ore 18.00, poi vi dirò il luogo, con tutta la cittadinanza e tutta la comunità. E mi metterò al servizio per tutelare il ridimensionamento di eventuali discariche e la tutela della valle dei calanchi e la completa gestione del pubblico. Mi farò garante in prima persona della tutela ambientale di Ascoli e del suo territorio”.
Nel finale del video il primo cittadino ascolano ribadisce l’intenzione di tutelare la valle dei calanchi, nella quale è cresciuto. Una valle “che già è stata sacrificata – afferma – da un partito che ha un nome e un cognome che ha promosso la gestione privata dei rifiuti in via straordinaria per oltre due anni e ha portato rifiuti pericolosi da tutta Italia: una vera vergogna che siamo riusciti a bloccare. Ribadisco che ancora non è stato deciso nulla perchè c’è tutto l’iter autorizzativo”.
In conclusione Fioravanti annuncia che chiederà “ufficialmente un ridimensionamento dei quantitativi di rifiuti compatibile con la messa in sicurezza della discarica ex IPGI”.
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