Il green pass, obbligatorio da domani, metterà in difficoltà i trasporti anche nelle Marche? Sono in molti a temere questa eventualità.
Nella regione operano circa 4.000 aziende con oltre 12.000 addetti: secondo le ultime rilevazioni una percentuale che va dal 10 al 20% della forza lavoro del settore non è vaccinata. Ciò vuol dire che un numero di dipendenti che varia fra 1.200 e 2.400 è sprovvisto di green pass. La percentuale aumenta se si prendono in considerazione gli autisti provenienti dall’Est Europa, dove oltre ai non vaccinati ci sono i vaccinati con lo sputnik. Vaccino, quest’iltimo, non riconosciuto in UE.
Confartigianato trasporti Marche chiede chiarezza. E in considerazione della confusione che regna in materia di applicazione delle regole sul green pass nel settore, chiede un rinvio della sua entrata in vigore. In alternativa chiede il rinvio dell’applicazione delle sanzioni.
Green pass: le considerazioni di Confartigianato
Gilberto Gasparoni, segretario di Confartigianato trasporti Marche, esprime la preoccupazione sua e dell’associazione che rappresenta. Soprattutto perchè nonostante le richieste, non è stata fatta chiarezza sulle regole valide per l’autotrasporto.
Le voci che segnalano criticità si fanno sempre più insistenti. “Nonostante le imprese di autotrasporto e logistica abbiano adottato procedure per garantire i servizi – si legge in una nota – la presenza di persone non vaccinate aggiunta alla carenza di autisti può essere un mix esplosivo. Per l’autotrasporto e per l’intera economia”. Confartigianato Trasporti ha chiesto pari trattamento tra vettori italiani e vettori esteri, con la conseguenza che se i vettori esteri sono esclusi dall’obbligo di green pass ciò deve accadere anche per i vettori Italiani.
Inoltre l’associazione sottolinea che i servizi di trasporto vengono normalmente effettuati all’aperto, senza necessariamente accedere all’interno di fabbriche o uffici. In tali casi, quindi, il green pass non dovrebbe essere ritenuto necessario.
“In un contesto di forte disagio per l’autotrasporto, – scrive Elvio Marzocchi, presidente di Confartigianato trasporti Marche. – queste norme rendono la situazione esplosiva. I veicoli che rimarranno fermi andranno ad aggiungersi a quelli fermati dalla mancanza di autisti. Con rischi di mancanza di approvvigionamenti di materie prime che investiranno anche altri settori”.
Confartigianato Trasporti e UNATRAS hanno chiesto al vice ministro Bellanova un intervento immediato anche sull’aumento dei costi delle materie prime e la carenza di mano d’opera, in particolare degli autisti. “Il caro carburanti – si legge nella nota – già di per sè una bomba, si aggiunge all’aumento del costo di pneumatici, ristoranti, manutenzioni, veicoli industriali, sballando tutti i costi delle aziende. Rimanendo così la situazione gli autotrasportatori saranno costretti a richiedere un aumento esponenziale delle tariffe”.
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