Ascoli Piceno -La Polizia Postale ha organizzato workshop sul tema della sicurezza online nelle scuole elementari sul territorio nazionale. Ha scelto il 5 ottobre: Giornata Mondiale degli Insegnanti.
Gli agenti incontreranno oltre 50mila bambini ai quali verrà regalato il libro “Interland: avventure digitali – in viaggio col nonno alla scoperta del Web”. Il volume, edito da Gribaudo, è stato realizzato dalla Polizia Postale in collaborazione con Google. Sarà distribuito gratuitamente anche da Feltrinelli. E’ dedicato ai bambini e alle loro famiglie: è utile per affrontare i temi della sicurezza del web.
Al centro dell’incontro, il dialogo intergenerazionale sui temi del digitale e l’aiuto reciproco tra nonni e “nativi digitali” per sviluppare le competenze fondamentali per vivere online e in rete con consapevolezza.
I protagonisti del libro sono nonno Agenore e i suoi due nipotini, Davide e Matilde, che, in occasione del compleanno del nonno, compiono un viaggio attraverso i “quattro Regni di Interland”, alla ricerca di un regalo nascosto.
Nel corso del viaggio, i pragazzi dovranno affrontare alcune sfide – haters, phishing, incidenti legati alla privacy online, etc. – con insegnamenti e consigli.
L’obiettivo delle attività è insegnare ai bambini, sempre più precoci nell’utilizzo dei device, che nel periodo a sfruttare le potenzialità comunicative del web e delle community online senza correre rischi connessi al cyberbullismo, alla violazione della privacy altrui e propria, al caricamento di contenuti inappropriati, alla violazione del copyright e all’adozione di comportamenti scorretti o pericolosi per sé e per gli altri.
La formazione sui temi della sicurezza e dell’uso responsabile della rete è un impegno quotidiano della Polizia di Stato e la collaborazione con il Ministero dell’Istruzione è assolutamente determinante.
Un impegno avvalorato anche dai dati sul rapporto tra giovanissimi e sicurezza online: la pandemia ha di fatto bruciato le tappe di una progressione della diffusione dell’uso delle nuove tecnologie in fasce di età sempre più precoci. Per riempire i lunghissimi pomeriggi chiusi in casa, per compensare la mancanza di contatti con coetanei e familiari, i bambini hanno acquisito, in pochi mesi, una dimestichezza maggiore all’uso di tablet e smartphone, in un’età in cui, in passato, la biciletta e la palla erano le principali fonti di attrazione.
I bambini più piccoli che approcciano la rete sono attratti dai giochi online, si muovono sui social ma rivelano la loro forte fragilità per inesperienza, per immaturità cognitiva ed emotiva. E per una profonda suggestionabilità che li espone, inevitabilmente, al rischio di essere vittime di cyberbullismo e ancor più di adescamento online.
Molti genitori sono preoccupati in materia di sicurezza online dei propri figli: due su quattro hanno dichiarato di aver preso precauzioni per proteggerli.
Le misure più utilizzate dai genitori sono limitazioni all’accesso ad alcuni siti web e alle informazioni che postano sui propri social, insieme a quelle che i loro figli possono condividere con le loro cerchie di amici online.
Inoltre, molti genitori italiani hanno evidenziato episodi di cybercrime subìti dai figli. I più frequenti sono stati il download di un virus sul loro PC o su quello della famiglia, risposte a email di phishing, episodi di smishing (SMS) e violazioni dei profili social.
In questo contesto, le maggiori preoccupazioni dei genitori riguardano il timore che i propri figli possano dare troppe informazioni a sconosciuti, che possano essere convinti con l’inganno a incontrare malintenzionati e che potrebbero subire atti di bullismo oppure molestie.
Iniziative come la giornata mondiale dedicata agli insegnanti, ormai celebrata in tutto il mondo, sono di grande importanza perché aiutano a portare la sicurezza della rete all’attenzione di un grande numero di utenti. Soprattutto adulti, che sono oggi nel nostro paese quelli meno consapevoli dell’importanza di educare i minori a un uso sicuro, consapevole e responsabile del web.