Pesaro è la seconda città in Italia ad avere l’orologio climatico. La prima è ovviamente Roma: il suo climate clock è posizionato sulla facciata del Ministero della Transizione Ecologica.
Il Climate Clock
Il progetto Climate clock è incentrato su un orologio digitale che riporta il conto alla rovescia della finestra temporale critica per raggiungere le emissioni zero. In sostanza è un orologio che indica quanto tempo rimane per intervenire con azioni efficaci che fermino il cambiamento climatico prima di arrivare al punto di non ritorno. E’ un richiamo, forte e costante, ad agire in tempo (#ActInTime ). Il countdown si basa sui dati del Mercator Research Institute sul Global Commons and Climate Change (MCC), creatore del “Carbon Clock”. Il primo orologio climatico è stato installato a New York nel settembre 2020, poi sono sorti in tutto il mondo: dal Chiapas al Kazakistan, dalla Corea a Glasgow. Ora anche a Pesaro.
L’orologio climatico di Pesaro
Il Climate Clock di Pesaro è installato sulla facciata di Palazzo Mosca. La sede non è stata scelta a caso: ospita, infatti, la Sonosfera, il teatro per l’ascolto profondo di ecosistemi e musica progettato da David Monacchi. Una struttura unica al mondo.
Anche l’Orologio Climatico di Pesaro è un’idea di David Monacchi, che ne ha curato la rielaborazione e la costruzione. Riporta, in costante aggiornamento, i numeri globali sintetici su emissioni e tempi. La Deadline indica che per avere due terzi di possibilità di rimanere sotto la soglia critica di riscaldamento occorre raggiungere emissioni vicine allo zero. Tempo massimo: circa 7 anni. La Lifeline indica che la percentuale di energia globale prodotta da fonti rinnovabili è attualmente al 12,4%: in aumento, ma molto più lentamente del necessario.
#ActInTime
Come dicevamo poco sopra, il progetto Climate Clock è nato per dirci quanto tempo è rimasto per agire a tutela della Terra su cui viviamo. E’ un richiamo per tutti: leader mondiali, politici nazionali, amministratori locali, imprenditori e comuni cittadini. Perchè tutti possiamo impegnarci per costruire un futuro rinnovabile al 100%. Perchè tutti dobbiamo farlo.
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