Novità e idee si aggiungono per tutti coloro che hanno subito i danni del Terremoto del Centro Italia. Una ricostruzione che procede molto lentamente ma che nell’ultimo anno ha visto un netto cambiamento di programmazione e attività.
Post Terremoto, Codice delle ricostruzione
Per il Commissario Straordinario alla Ricostruzione Giovanni Legnini, il tempo è maturo per un Codice della ricostruzione. Secondo il suo parere oggi ci siano tutte le condizioni e le sensibilità di Governo e Parlamento per affrontare il tema.
Un bisogno ribadito anche nei giorni scorsi in occasione dell’intervento del Commissario al convegno di RemTech Expo a Ferrara. Evento dedicato alla necessaria circolarità tra Prevenzione, Emergenza e Ricostruzione.
Il codice
Secondo il Commissario Legnini, l’esperienza post terremoto dimostra che negli ultimi decenni sono molte le difficoltà di avvio delle ricostruzioni. Tutte le pratiche fanno fatica a partire almeno prima di tre quattro anni. Il problema deriva proprio dalla mancanza di un quadro di regole chiare che definisca le responsabilità di ogni livello di governo e procedure standardizzate.
Sempre secondo Giovanni Legnini: “Decisiva a questo scopo può essere la creazione di una struttura a livello centrale di Governo, nella quale ricadano le attuali e future gestioni della ricostruzione“.
L’impegno del Commissario Legnini
Continua l’impegno diretto del Commissario alla Ricostruzione per sbloccare la questione burocratica nel Centro Italia. Nei giorni scorsi ne ha ribadito il bisogno in occasione del Giubileo del lavoro e delle attività produttive. Evento che si è tenuto al Santuario di San Gabriele di Isola del Gran Sasso. La funzione sociale dell’impresa e il processo di ricostruzione e rinascita post sisma e post pandemia sono state al centro del confronto tra imprese e istituzioni.
Secondo il Commissario: “Il mondo delle professioni, quello delle imprese e degli enti locali sono chiamati ad affrontare sfide di attuazione, di interventi privati e pubblici senza precedenti nella storia recente. Di ciò occorre essere consapevoli, lavorando per rafforzare la capacità attuativa, progettuale e realizzativa nei nostri territori, per cogliere le straordinarie opportunità che abbiamo di fronte”.