Centenario della Unione Ciechi, il presidente nazionale Mario Barbuto ha partecipato alla cerimonia di premiazione ad Ascoli. La presidente territoriale, Gigliola Chiappini: “Il lavoro di rete è la nostra risorsa più preziosa”.
Il Centenario dell’Unione Ciechi
“Questo Centenario vuole ricordare tutto il cammino e le conquiste dell’Unione e dei suoi soci. Migliaia di ciechi e ipovedenti che attraverso l’associazione hanno trovato istruzione, lavoro, pensione, diritto alla mobilità, diritto alla salute, ma soprattutto dignità. Una dignità che l’Uici sostiene ogni giorno, difendendo i diritti di più di un milione e mezzo di persone”.
Così il presidente nazionale dell’Unione Italiana Ciechi e Ipovedenti (Uici), Mario Barbuto, intervenuto per le celebrazioni del Centenario dell’Unione. La giornata è stata promossa dalla sezione territoriale di Ascoli Piceno e Fermo. Presenti i massimi dirigenti regionali e i membri marchigiani della direzione e del consiglio nazionale.
Le premiazioni
La presidente Uici di Ascoli-Fermo, Gigliola Chiappini, ha avviato la premiazione delle persone che in 71 anni di attività hanno aiutato la sezione a crescere. Crescere fino a farla diventare un punto di riferimento nazionale di prevenzione e cura.
“E’ stata una giornata molto importante – sottolinea Gigliola Chiappini. – Partendo dal Centenario dell’Unione nazionale ci ha permesso di offrire il giusto riconoscimento a tutte le persone che si sono impegnate per far crescere il nostro centro. Soci, dipendenti, volontari, operatori ma anche istituzioni, enti e benefattori. Ognuno di loro rappresenta un tassello insostituibile per quell’indispensabile lavoro di rete che è la nostra risorsa più preziosa”.
Un riconoscimento speciale per Mauro Agostini. “Sono piacevolmente sorpreso di essere menzionato tra gli amici premiati – ha commentato – per aver donato alcuni macchinari da palestra Johnson Health Tech grazie alla grande disponibilità della Matrix Fitness Italia sul territorio. Vedere oltre un ostacolo è prerogativa di pochi, ma vedere oltre la cecità e la pluridisabilità ti spinge ad allargare il cuore e a prendere esempio dalla forza di volontà quotidiana che coinvolge anche le famiglie nella difficoltà. È dovere di tutti salvaguardare i diritti di chi vive il disagio ed è un piacere essere vicino con un gesto concreto, qualunque esso sia”.
L’Uici di Ascoli e Fermo
L’Uici di Ascoli Piceno e Fermo rappresenta 437 soci (242 donne, 195 uomini e 23 minori). Il centro ‘Officina dei Sensi’, sede della sezione territoriale, eroga ogni anno circa 4 mila prestazioni a pazienti che hanno da un mese di vita ai 50 anni. Il servizio ausili riguarda anche alcuni ultraottantenni. Nel centro, convenzionato con ospedali ed enti nazionali, lavorano e collaborano 31 operatori sanitari e sociosanitari che assistono famiglie provenienti anche da Umbria, Lazio, Molise, Calabria e Puglia.
