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Da qualche giorno sono tornate attive le chat di classe. Le meglio note “Natiquette“, le regole dei gruppi WhatsApp di genitori, tornano a non essere rispettate. Nuovo anno scolastico e nuovi problemi di sempre.

Tornano le chat di classe 

Con l’inizio dell’anno scolastico sono tornati attivi a pieno regime i gruppi di WhatsApp. Ripartiti piano piano con la situazione compiti dell’estate o con i benvenuti di inizio asilo o materne, ora sono completamente funzionanti. Per molti da stanza virtuale utile, iniziano a diventare quotidiani “fastidi”.

Cresce la tendenza a considerare i gruppi WhatsApp dedicati alle scuole dei figli come luoghi virtuali non più piacevole. Molti restano utilissimi per informazioni e altro ma spesso un messaggio fuori posto può minare l’intero gruppo.

Le Natiquette

Nuovo anno e nuovi problemi nelle Natiquette dei gruppi. Un utilizzo non corretto porta con sé malumori e qualche problema tra genitori. Semplici parole possono nascondere ben altro. La regola di base universalmente riconosciuta è che le chat di classe sono utili per scambiarsi informazioni necessarie e avvisi. Molto spesso però hanno un utilizzo improprio.

Sempre più spesso crescono maleducazione e liti all’ultimo sangue per il regalo alle maestre o per una scaramuccia tra i bambini. Da non sottovalutare le tematiche più “soft” che spesso risultano molto fastidiose. Tra queste, un messaggio a sfondo politico o di pubblicità possono rovinare i rapporti. 

I messaggi 

Se un messaggio di politica o di promozione commerciale possono dar fastidio, non sono da meno un vocale o una gif impropria. Inoltre si dà sempre per scontato che ci siano solo le madri a partecipare. Tutte queste situazioni rendono antipatici i gruppi. È buona norma non fare mai nomi diretti o allegare materiale che nulla ha che fare con la classe. Situazioni critiche o problematiche andrebbero annunciate nel gruppo ma affrontate a voce. Se ci sono complicazioni è sempre meglio parlarne insieme con maestre o professori. 

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