Il noto brand di abbigliamento Patagonia è da sempre sensibile alle tematiche ambiente e clima. Per il prossimo 24 settembre si è fatto promotore di una nuova iniziativa a favore dell’ambiente e delle sue politiche internazionali.
Patagonia e l’impegno attivista
Alla fine degli anni ottanta, il riscaldamento globale era una crisi teorica. Una criticità che iniziava però a preoccupare. Col passare del tempo sono sorte ragioni più profonde e pressanti per combattere il cambiamento climatico.
Per il prossimo 24 settembre nasce l’invito a uno sciopero in favore del clima. Il marchio propone una call to action contro i governi negazionisti del clima. Un’opportunità per coinvolgere tutti in una lotta per il futuro comune. Grandi monopoli energetici estrattivi che controllano il potere e il denaro delle comunità locali, stanno esacerbando la crisi climatica.
Lo sciopero per il clima
L’iniziativa ha come obiettivo quello di essere un promemoria per giovani e anziani in ogni continente. Una lotta intrinsecamente globale per una politica più sensibile. Il clima è una lente, un modo per comprendere l’economia, la politica e gli affari esteri.
Obiettivo ridare potere alle persone
Un milione di cittadini europei sono coinvolti nel crescente movimento comunitario per l’energia. Entro il 2050, ciascun abitante potrà contribuire a generare fino a 45 percento dell’elettricità dell’Unione europea. Insieme a ciò potrà fornire nuovi posti di lavoro, bollette energetiche ridotte, un ambiente più sano e un tessuto sociale più forte.
L’esempio di energia comunitaria
Una comunità fonda una cooperativa, installa un sistema di energia rinnovabile e genera profitti con l’energia prodotta. Tutti i membri ottengono energia a un prezzo equo e aiutano a prendere decisioni su dove investire i guadagni. Tutto ciò potrebbe portare a ristrutturare il pub locale, istituire un nuovo sistema di car sharing elettrico o condividere i profitti con le persone della comunità che ne hanno più bisogno.