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Futuro e memoria si intrecciano nel festival che si svilupperà tra il chiostro di San Francesco, il teatro Ventidio Basso, i giardini pubblici di corso Vittorio Emanuele e largo Sant’Emidio. Ad Ascoli Piceno, dal 22 al 26 settembre.

Futuro Memoria Festival: si inizia con Arminio

Sarà Franco Arminio a inaugurare la rassegna: mercoledì 22 settembre alle ore 18.00 al chiostro di San Francesco. Nella stessa giornata lo spettacolo ‘A riveder le stelle, la Divina Commedia come non l’avete mai sentita’’ al Ventidio Basso. Uno spettacolo suggestivo di Aldo Cazzullo e Piero Pelù già andato in scena con successo a Firenze, davanti alla Basilica di Santa Croce. Venerdì 24 settembre al Chiostro ‘Le parolacce di Dante Alighieri’ di Federico Sanguineti, ‘La Divina Commedia in emoji’ di Francesca Chiusaroli e ‘La Divina Commedia in dialetto romanesco’ di Luigi Giuliani. Al Ventidio andranno in scena Vito Mancuso, Sara Chiappori e Mario Perrotta in ‘Suicidi/Inferno. Dalla condanna dantesca al dibattito sul fine vita’ e a largo Sant’Emidio lo spettacolo ‘Inferne’. Sabato 25 al chiostro  ‘Nel segno di Dante’ con Alberto Casadei e Massimo Arcangeli,  ‘Padri e madri d’Italia: Dante e Cristina Belgioioso’ con Pier Luigi Vercesi e ‘L’altra Firenze. La città di Dante tra incanto e massificazione. Una riflessione sul turismo e il suo sviluppo sostenibile’ con Daniela Cavini. Chiude  ‘Infernvm Live’ al Ventidio. Domenica 26 ai giardini pubblici di corso Vittorio laboratorio di gioco e creazione per i più piccoli, tour botanico a cura di Agostino Agostini e aperitivo. Nel pomeriggio, al chiostro, passeggiata guidata su Dante e Ascoli,  ‘Danteide’ con Piero Trellini e Alessandro Poli,  ‘Il cielo di Dante’ con Filippo Bonaventura. Chiusura al Ventidio con ‘Cecco, Dante e le donne’ e ‘Le donne di Dante’.

Le dichiarazioni

“Dopo il grande apprezzamento della prima edizione – scrive il sindaco Marco Fioravanti – replichiamo questo evento che rappresenta un connubio tra la memoria del passato e la prospettiva futura. Dobbiamo essere capaci di mantenere l’identità e allo stesso tempo interpretare le nuove esigenze. Vogliamo rendere sempre più visibile la nostra città all’esterno e questo appuntamento avrà un posto importante nel dossier per la candidatura a Capitale italiana della cultura”.

“Il fulcro di questa edizione – scrive l’assessore alla cultura Donatella Ferretti – non poteva che essere Dante, nel 700° anniversario della sua morte. Essendo questa una rassegna identitaria, abbiamo inserito degli approfondimenti su Cecco d’Ascoli. Un programma ricco, con dibattiti, conferenze e spettacoli”.

“Una proposta culturale di spessore – conclude il  presidente del consiglio comunale Alessandro Bono – quella che la città chiede e vuole. Vogliamo produrre, e non solo proporre, cultura: questo festival è un fiore all’occhiello e anche nei prossimi anni sarà un punto di riferimento”

 

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