Nel secondo trimestre del 2021 l’export delle Marche ammonta a 3,1 miliardi di euro. Il dato dimostra il pieno recupero dei volumi persi nel 2020 e una crescita del 3,5% rispetto allo stesso periodo del 2019. Una crescita inferiore a quella che ha caratterizzato l’intero territorio nazionale (+6,5%) ma superiore a quella delle regioni del Centro (+2,7%).
I dati ISTAT elaborati dal IRES CGIL Marche
L’export marchigiano cresce principalmente nel mercato europeo (+57 milioni, corrispondenti a +3,3%) e in quello nord americano (+46 milioni, ovvero a +18,0%). Sono ancora con il segno meno, invece, le esportazioni verso dell’Asia orientale (-18 milioni, -8,2%).
La meccanica traina la crescita delle esportazioni con 142 milioni in più rispetto allo stesso periodo del 2019, pari a +10,7%. In particolare le macchine utensili (+14,4%) e gli elettrodomestici (22,7%). Buoni risultati anche per il mobile con un incremento di 28 milioni (+20,9%) e per l’agroalimentare (+6,8%) mentre sono sostanzialmente stabili le esportazioni del settore gomma-plastica (+0,8%).
La situazione del settore moda è ancora difficile: si è recuperato il pesante calo del 2020 ma mancano ancora all’appello 93 milioni di esportazioni rispetto al 2019 (-19,0%) di cui -55 milioni del calzaturiero (-20,9%).
Il commento sui dati
“Se si escludono la farmaceutica e la produzione di navi e imbarcazioni, che hanno dinamiche specifiche, i volumi complessivi di export nelle Marche, nel secondo trimestre dell’anno, ammontano a 2,7 miliardi. Con un incremento di 136 milioni, ovvero 5,4% rispetto al 2019. Dunque, è pienamente recuperato il pesante effetto economico che l’emergenza covid ha prodotto sulle imprese e sull’export marchigiano”, dichiara Daniela Barbaresi, segretaria generale CGIL Marche. “Desta ancora forti preoccupazioni la situazione del settore calzaturiero dove, peraltro, sta per terminare il blocco dei licenziamenti. E’ necessario che la Regione Marche convochi al più presto un tavolo di confronto per discutere delle prospettive economiche e occupazionali del settore”.
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